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Lavoro, +19% nuovi posti a Verona sul giugno 2019

Aumentano le opportunità di lavoro e superano anche quelle dell’epoca pre-Covid. L’ingresso in zona bianca, la fine delle restrizioni che avevano tenuto fermi, o quantomeno rallentato, molti settori a partire da quello turistico, segnano una decisa ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese. I dati Unioncamere È quanto mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro: focalizzandosi sulle singole province, evidenzia come nel mese di giugno a Verona le opportunità offerte dalle aziende salgano a quota 11.330, il 29% in più rispetto al mese precedente. Significativo è anche il confronto con lo stesso periodo del 2019, quando la pandemia ancora non aveva stravolto il sistema economico scaligero e, più in generale, mondiale: nel giugno di due anni fa le imprese veronesi prevedevano 9.150 assunzioni, il 19% in meno. In Veneto sono attesi nel mese in corso complessivamente 52.840 nuovi contratti e, tra le province, solamente Venezia supera Verona con 12.820 posti di lavoro potenziali, anche in questo caso in deciso aumento rispetto all’epoca pre-Covid: nello stesso mese del 2019 le imprese veneziane ne prevedevano 9.710. La filiera del turismo Si tratta della dimostrazione di come la filiera del turismo si sia finalmente risvegliata dopo il lungo periodo buio della pandemia e si stia preparando a riprendere a pieno ritmo durante i mesi estivi. Nella provincia di Verona il 71,8% delle assunzioni previste è nel settore dei servizi, quindi da parte di imprese che operano nella ristorazione e nel turismo, nelle attività ricreative, culturali e altri servizi alla persona e nelle attività commerciali: per rendere l’idea, la media regionale è ferma al 63%. Il restante 28,2% dei contratti è previsto nell’industria. Previsioni per il trimestre Buone le prospettive anche per il trimestre giugno-agosto, durante il quale sono attese a Verona 26.360 nuove assunzioni, il dato più alto tra tutte le province venete. Infine la tipologia di lavoro richiesta: nel mese in corso quasi quattro assunzioni previste su dieci (il 39,1%) riguardano professioni qualificate in attività commerciali e dei servizi. A seguire, con il 33,6%, operai specializzati e il 15,1% professioni a elevata specializzazione. I mestieri non qualificati sono richiesti nel 12,2% dei casi. Tuttavia resta ancora elevata la percentuale di figure che risultano difficili da reperire: secondo il Borsino delle professioni di Excelsior in Veneto sono il 36,5%. In Italia A livello nazionale sono oltre 560mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno, che salgono a quasi 1,3 milioni se si prende come orizzonte previsionale l’intero trimestre giugno-agosto. L’industria programma a giugno 163mila entrate, 36mila in più rispetto al mese scorso mentre 397mila contratti di lavoro saranno offerti dal settore dei servizi (+134mila assunzioni). Si tratterà nel 56% dei casi di contratti a tempo determinato, nel 19% a tempo indeterminato, nel 10% in somministrazione e nel 5% in apprendistato. Per la ripresa le imprese puntano soprattutto su profili con elevate competenze che, però, fanno fatica a trovare sul mercato del lavoro.•.

Francesca Lorandi

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