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Lavoro

Medici, periti meccanici e non solo: ecco le professioni più «introvabili» a Verona

La classifica del sistema Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, Agenzia nazionale politiche attive del lavoro

Oltre 10.300 assunzioni solo a dicembre; 29.520 entro fine marzo. A Verona la richiesta di personale espressa dalle imprese è marcata e rappresenta 20,3% del totale degli ingressi previsti in Veneto (50.670 entrate), ovvero il numero più elevato in regione. Per più di 3.700 posizioni non è previsto alcun titolo di studio.

 

I lavori più ricercati a Verona

Per tutte le altre figure il sistema Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, stila la classifica delle prime quattro professioni più richieste, che esprime un fabbisogno complessivo di 7.620 addetti: mancano, invece, i riferimenti ai profili per cui sono previste meno di 50 entrate nel mese.
Il maggior numero di offerte è rivolto ai diplomati agli istituti tecnici, seguono i professionali e le scuole che offrono una qualifica triennale. Poi ci sono i laureati che le aziende ricercano per occupare i posti di responsabilità nei loro organici. Tra questi, i più gettonati sono i laureati in indirizzo economico (350), sanitario e paramedico (160), specializzati nell’insegnamento e formazione (160), in possesso di titolo in ingegneria industriale (140). 

 

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Per i primi, non ci sono difficoltà di reperimento nei tre quarti dei casi, mentre per la quota rimanente i problemi derivano dalla disponibilità ridotta di candidati, anche considerando il fatto che il 60,2% delle ricerche si rivolge a persone con esperienza specifica nella professione di età compresa tra i 30 ed i 44 anni (45,3%). Gli ostacoli sono praticamente insuperabili per le imprese che cercano personale sanitario o paramedico, praticamente introvabile: la difficoltà sale al 100%. Quindi molte previsioni di assunzione resteranno sulla carta.

 

Troppi pochi insegnanti?

Per quanto riguarda la ricerca di insegnanti il 47,1% della domanda è destinata a rimanere insoddisfatta per carenza di candidati.
Infine, al quarto posto nella classifica delle lauree più ricercate in provincia questo mese, gli ingegneri industriali. In questo caso, le criticità nel reperimento si attestano intorno al 43,7%, sempre a causa della poca disponibilità di candidati sul mercato del lavoro.
L’esperienza specifica nella professione è richiesta nel 51,8% dei casi e le assunzioni sono dirette quasi completamente ad ultratrentenni fino ai 44 anni. Il quadro rispecchia per molti versi la situazione nazionale. In Italia, l’anno scorso la domanda di personale laureato espressa dalle imprese è aumentata, superando le 780mila unità ed arrivando quindi a rappresentare il 15,1% del totale dei contratti in attivazione (+1,4% sul 2021). Tra i titoli di studio più difficili da reperire, quelli ad indirizzo sanitario paramedico (con una difficoltà di reperimento del 65%), in ingegneria elettronica e dell’informazione (61%) e in scienze matematiche, fisiche e informatiche (60%). 

 

Il recruiting

Tornando al contesto provinciale, le imprese non troveranno nessuna difficoltà nel reperire i 70 specialisti in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali. Mentre il recruiting tra i diplomati, 1.930 richiesti in sole quattro professioni, si caratterizza per la difficoltà di reperimento al 33% per esperti in amministrazione, finanza e marketing (910 le entrate stimate nel mese), al 75% per i tecnici in meccanica, meccatronica ed energia (400) al 20,8% in logistica (330), soprattutto per inadeguatezza dei candidati e al 58% circa nel turismo (290) su cui incidono in ugual misura il basso numero di candidati e la preparazione valutata insufficiente. 
Infine, per i diplomati professionali e con qualifica (1.080 nelle quattro occupazioni top), la richiesta è particolarmente significativa per l’indirizzo meccanico (370), della ristorazione (270), elettrico (240) e dei sistemi e servizi logistici (200). Nel primo caso la difficoltà di reperimento riguarda il 72,2% delle figure, nel secondo e terzo sale al 100% rispettivamente per inadeguatezza dei candidati (camerieri, addetti alla cucina, barman ecc) e per numero ridotto delle disponibilità.
Nella logistica è difficile trovare operai qualificati per il 71% delle entrate previste. La causa principale riguarda l’indisponibilità di aspiranti lavoratori, in un comparto di punta dell’economia scaligera.

Valeria Zanetti
economia@larena.it

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