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L'annuncio

Giorgia Meloni: «Insediamento Intel in Italia? Sto organizzando un incontro con l'azienda»

Le reazioni della deputata veronese Maddalena Morgante e del consigliere regionale Alberto Bozza. E il silenzio scaramantico di Zaia
Intel in Mac mini
Intel in Mac mini
Intel in Mac mini
Intel in Mac mini

C’è un «investimento che Intel potrebbe fare in Europa e in Italia. C’è la massima disponibilità, sto cercando di calendarizzare un incontro con i rappresentanti dell’azienda per capire come facilitare, favorire, l’investimento». Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno parlando del potenziale investimento in Italia, forse a Vigasio (Vr), di Intel per un impianto di microassemblaggio per la fabbricazione dei chip.

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Le reazioni dei politici veronesi

«Grazie al presidente del consiglio Giorgia Meloni per aver deciso di prendere direttamente in mano il dossier Intel: un possibile investimento di 4,5 miliardi, per 5 mila posti di lavoro complessivamente in Italia. Come parlamentare veneta sarà mio impegno supportare questo progetto e soprattutto la designazione di Vigasio quale sede produttiva in virtù della sua centralità logistica, della qualità della formazione scolastica e professionale veronese e veneta, della capacità di tessere relazioni internazionali che Verona già dimostra con quasi un centinaio di imprese multinazionali che trovano nella nostra provincia sede e servizi di qualità». Lo dichiara Maddalena Morgante, deputato di Fratelli d’Italia, responsabile del Veneto del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di Fratelli d ’Italia.

Il Consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza, che a novembre ha presentato una risoluzione in Consiglio, sollecita la Regione a prenderla in esame alla ripresa dei lavori e a votarla: «Il 2025 è la data del possibile insediamento di Intel a Vigasio, nel Veronese. Una sfida che non va persa, perché stiamo parlando di un investimento di diversi miliardi di una multinazionale, con un beneficio grande per tutto l’indotto. E, lo dico da Consigliere regionale che conosce bene il territorio veronese, Vigasio è pronta, è il sito perfetto perché strategico sulla via del Brennero, dove Intel ha altri interessi».

Tuttavia, dice Bozza, «è necessario che in Veneto tutto il Consiglio e in particolare la maggioranza che sostiene Zaia dia un segnale politico, pertanto chiedo di fare presto a mettere ai voti la risoluzione. Zaia va sostenuto in questa battaglia e non può essere lasciato solo o fare da solo, in particolare noi veronesi possiamo contribuire a dare forza politica al progetto per l'insediamento di Intel a Vigasio». Bozza conclude: «Che adesso il dossier sia passato in mano direttamente alla Premier Meloni va bene, ma attenzione, la Regione Veneto non può esserne esclusa e perdere il controllo politico della vicenda, soprattutto se la Regione che compete con noi è il Piemonte, che può contare su autorevoli esponenti di Governo».

Zaia e il silenzio «scaramantico»

Durante l'ultima conferenza stampa il presidente della Regione Veneto aveva detto che non avrebbe potuto parlare della questione Intel. Nelle settimane precedenti si era però speso in tutti i modi per favorire l'iniziativa del colosso dei microchip. Il 17 novembre, ospite a Confindustria Verona, Zaia aveva infatti dichiarato: «Posso garantire che ci stiamo lavorando da più di un anno, ma nessuno se n’era accorto. Abbiamo fatto carotaggi, abbiamo fatto di tutto in quei terreni, e questa operazione siamo riusciti a gestirla per bene, come per le Olimpiadi. Oggi siamo in una fase cruciale».

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