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Più danneggiati turismo e autotrasporto

Imprese Venete,
700 milioni persi
a causa del virus

Più danneggiati turismo e autotrasporto
Turismo uno dei settori più danneggiati
Turismo uno dei settori più danneggiati
Turismo uno dei settori più danneggiati
Turismo uno dei settori più danneggiati

 Il Veneto rallenta, i concorrenti stranieri attaccano. L’emergenza Coronavirus sta schiacciando un’economia già provata da una congiuntura che da fine 2019 risultava negativa. E a soffrirne sono tanti settori: quelli che offrono servizi alla persona, quelli che vivono di export e pure quelli che funzionano grazie all’import di prodotti provenienti dalle aree dell’Asia focolaio del contagio.

 

«Questa emergenza si sta trasformando in un danno di immagine molto forte per il nostro territorio», spiega Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre. «All’estero», aggiunge, «ci vedono come il lazzaretto d’Europa: è in atto un attacco da parte dei nostri concorrenti che approfittano della situazione per denigrarci a livello mondiale».

 

 A soffrirne di più, per la Cgia, sono i settori del turismo, l’autotrasporto, dove le commesse sono in forte riduzione come conseguenza del rallentamento della produzione, e poi la ristorazione e le imprese che si occupano di cura della persone.

 

La conta dei danni? Difficile, per l’Ufficio studi Cgia, calcolare in modo scientifico l’impatto. Molto dipenderà dalla durata dell’emergenza. Se la ricchezza prodotta dovesse scendere di 0,4 punti percentuali, come ipotizzato da alcuni centri di ricerca, il danno economico ammonterebbe a circa 7 miliardi di euro, 700 milioni per il Veneto. 

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Francesca Lorandi

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