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L'incontro a San Martino Buon Albergo

«Il tartufo? Ci sta anche d'estate». E l'abbinamento con la pizza è sorprendente

L'abbinamento
Savini, Barberini e Bosco
Savini, Barberini e Bosco
IL TARTUFO INCONTRA LA PIZZA

Dal bosco... a Bosco. Abbinamento ardito (nelle premesse) a San Martino Buon Albergo, dove la toscana Savini Tartufi, marchio storico del tartufo, ha incontrato la pizza pluridecorata di Renato Bosco, dominus di Saporè.

Savini, famiglia che si occupa di tartufi da quattro generazioni, è impegnato con perseveranza nel messaggio del «tartufo tutto l'anno», e non solo in autunno o in inverno, e a questo scopo ha dato il via a un tour in sei delle pizzerie più importanti in Italia. 

 

 

 

«La pizzeria è culturalmente, un luogo “per tutti” ed è proprio qui che, a nostro avviso, è fondamentale diffondere la conoscenza di questo famoso frutto del bosco», spiega Cristiano Savini, che ha intrattenuto gli ospiti della serata con aneddoti sulla storia aziendale  e sulla «vita di tartufaia», oltre a spiegazioni tecniche sui tartufi, le loro caratteristiche e l'evoluzione commerciale. Una stagione che per i tartufi si preannuncia positiva, considerate le abbondanti piogge primaverili ma, sottolinea, Savini «il tartufo rimane sempre capriccioso e un po' permaloso»: il fiuto (quello dei cani da tartufo in primis!), l'esperienza «e pure la fortuna!» contano sempre di più della teoria e delle previsioni, quando si va per boschi.

Tartufo nero pregiato, tartufo nero uncinato, tartufo Bianchetto, tartufo nero scorzone estivo e poi ovviamente il Tartufo Bianco per eccellenza, il «tuber magnatum pico». Prodotti preziosi ma che piano piano stanno uscendo da una nicchia di appassionati o consumatori abituali, divenendo un prodotto sempre più utilizzato nella ristorazione ma anche nelle case.

 

 

A condurre la serata l'esperta gastronoma (e volto tv) Francesca Romana Barberini, mentre dal forno di Bosco uscivano i diversi abbinamenti, serviti sui celebri impasti del pizzaiolo sammartinese: dalla mozzarella di pane con pesto al basilico di tartufo all'aria di pane con filetto di manzo e tartufo bianco, passando per la «mitica» doppiocrunch servita con formaggio al tartufo ed erbette di stagione o alla pizza senza senza lieviti con tartufo e acciughe.

E, a giudicare dalle espressioni dei commensali, la sfida «ardita» pare essere stata superata senza riserve. 

Riccardo Verzè

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