Un altro passo avanti sulla strada della sostenibilità ambientale, direzione da tempo imboccata da Gruppo Veronesi, leader in Italia nell’agroalimentare con filiera completa e integrata, dalla produzione dei mangimi fino alla trasformazione e distribuzione di carni e salumi.
Dopo il test del 7 agosto, concluso con esito positivo, è entrato in funzione Supertreno Veronesi, che ogni due settimane trasporta 2.500 tonnellate di cereali dall’Ungheria allo stabilimento di San Pietro in Gù, nel Padovano, raccordato alla linea ferroviaria. Si tratta del convoglio più pesante che abbia mai viaggiato via ferro sulla rete nazionale, attraverso il quale è possibile conseguire un risparmio di oltre l’80% di emissioni di anidride carbonica e togliere dalla strada l’equivalente di 75 camion.
Il carico arriva così nel modo meno impattante possibile all’impianto produttivo padovano, tra i più all’avanguardia del segmento zootecnico di Veronesi, primo anello della lunga filiera integrata di qualità del Gruppo industriale scaligero, con base a Quinto di Valpantena.
Il sito non è l’unico ad essere collegato alla rotaia. Infatti, grazie all’intuizione del fondatore della holding, Apollinare Veronesi, quattro dei sette mangimifici del marchio possono essere approvvigionati tramite ferrovia.
Il progetto di Supertreno Veronesi è stato realizzato in partnership con Rail Traction Company, spa italiana che opera come impresa ferroviaria di trasporto di merci, con sedi legale a Bolzano ed operativa a Verona, e lo spedizioniere internazionale Mvc.