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Il marmo in ripresa Export in Europa +9%

Marmo Blocchi destinati alla lavorazione
Marmo Blocchi destinati alla lavorazione
Marmo Blocchi destinati alla lavorazione
Marmo Blocchi destinati alla lavorazione

Marmo veronese, primo trimestre 2021 come il primo bimestre 2020, ovvero si è ritornati ai livelli pre-Covid. Basti un dato per comprendere i primi segnali di un possibile risveglio. Il distretto del Marmo di Verona, primo in Italia nelle esportazioni di materiali lavorati e semilavorati pari al 28% dei materiali lavorati diretti all’estero, ha esportato per un controvalore di 87,6 milioni di euro contro 80,1 milioni (+9,5%) con una crescita assoluta di 7,5 milioni. A certificarlo sono i dati Istat elaborati da L’Arena. Nessuno squillo di tromba né previsioni azzardate, ma solo un cauto ottimismo che dovrà essere confermato nel secondo trimestre rispetto allo stesso dello scorso anno quando, nella primavera 2020, scattò per circa due mesi il blocco delle attività produttive a causa del covid. Continenti e Paesi Osservando gli approdi internazionali dei materiali lavorati e semilavorati veronesi, la parte del leone continuano a rivestirla i mercati europei anche se, in tutte le aree, si registrano segni positivi. Verso l’Europa, complessivamente, le esportazioni di materiali lavorati e semilavorati, nel primo trimestre, sono state pari a 55,7 milioni contro 51,1 (+9%) dello stesso periodo 2020. Inversione di tendenza verso i mercati americani in crescita del 2,7% (20,1 milioni contro 19,6): merito in primis delle esportazioni verso gli Stati Uniti d’America +3,7% (17,9 milioni contro 17,3); bene anche quelle verso l’Asia, +20,9% (9,7 milioni contro 8) e Oceania che ha raddoppiato anche se con controvalori bassi: 1,2 milioni euro contro 641mila euro. Se Germania e Usa costituiscono, ancora oggi, i maggiori sbocchi commerciali, positive si sono rivelate anche le esportazioni verso Francia (5,9 milioni contro 4,7, +25,9%); costanti quelle verso il Regno Unito, nonostante la Brexit, attestate a 4,1 milioni di euro; in aumento sia quelle verso la Svizzera (3,4 milioni contro 3,2, +6,1%) ed Austria (2,9 milioni contro 2, +44,9%). Gli altri distretti Diversa la situazione in altri distretti di riferimento del comparto lapideo nazionale. Se l’export scaligero ha registrato +9,5%, nel primo trimestre l’altro storico distretto, quello di Massa Carrara, è calato nelle esportazioni di marmi e graniti finiti e semilavorati del 14,6% a 66,7 milioni di euro contro 78,2; in flessione pure le esportazioni delle imprese di Lucca del 34,1% (18,8 milioni contro 28,6); in crescita invece quelle di Vicenza (+9,6% a 13,9 milioni contro 12,7). Infine, nelle prime 16 province per esportazione di lavorati e semilavorati bene Ragusa, che ha registrato 11,7 milioni contro 9,6 e +21,7% e Bolzano +21,4% a 5,9 milioni di euro contro 4,9.•.

Massimo Ugolini

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