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Il marketing più evoluto
analizza il cervello

«Il neuromarketing crea strumenti comunicativi in grado di portare, con maggiore probabilità, il potenziale cliente all’acquisto». Così Matteo Sgaravato, amministratore delegato dell’omonima società veronese che opera da oltre 30 anni nel mondo delle strategie di comunicazione e marketing. Sgaravato ha condotto, con il proprio centro di ricerche, studi su diversi comparti produttivi.

«Il neuromarketing», sottolinea, «è un approccio che, tenendo conto di come il cervello si attiva sotto determinati stimoli, permette di creare strumenti comunicativi specifici. Il punto di partenza è sempre un’attenta analisi del target e dei suoi processi decisionali».

«Anche con l’approccio tradizionale le strategie possono essere vincenti», aggiunge poi l’amministratore delegato, «ma la loro eventuale efficacia si rivela solo dopo averle già messe in pratica. Invece l’applicazione delle neuroscienze permette di conoscere anticipatamente il risultato con certezza scientifica». M.U.

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