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Il Gruppo Pittini taglia le emissioni

La sede delle Acciaierie di Verona, del Gruppo Pittini
La sede delle Acciaierie di Verona, del Gruppo Pittini
La sede delle Acciaierie di Verona, del Gruppo Pittini
La sede delle Acciaierie di Verona, del Gruppo Pittini

Nel 2020 il Gruppo Pittini, specializzato nella produzione di acciai lunghi e che conta nella provincia uno dei suoi stabilimenti, le Acciaierie di Verona, ha diminuito le emissioni di anidride carbonica del 10% avviando «importanti investimenti in efficienza energetica che hanno portato ad una riduzione del 7% dei consumi di energia elettrica del gruppo e del 21% dell’acqua consumata», si legge in una nota della società che, nelle scorse settimane, ha pubblicato il suo primo Bilancio di Sostenibilità. Obiettivi strategici ambientali «Il documento», spiega il presidente Federico Pittini, «racchiude la direzione e gli obiettivi strategici che il gruppo ha intrapreso per ridurre l’impronta ambientale, seguendo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e offrendo il nostro contributo nel contrasto al cambiamento climatico, così come previsto anche dal Green New Deal europeo. Questo Report permette di conoscere il nostro impegno nel creare valore all’interno delle filiere internazionali dell’edilizia e della meccanica e nelle comunità all’interno delle quali operiamo, anche grazie alle attività di organi creati a tale scopo quali la nostra Corporate School Officina Pittini per la Formazione, attiva sul territorio dal 2003, e la neonata Fondazione Gruppo Pittini». Interventi su energia ed emissioni Per quanto riguarda le azioni legate all’ambiente, i settori di intervento al centro dell’attenzione sono energia, economia circolare, emissioni di anidride carbonica e utilizzo dell’acqua. «Nel 2020», spiega il Gruppo, «l’82% del materiale utilizzato nei processi produttivi era riciclato mentre il 74% dei rifiuti prodotti è stato avviato al riciclo. Risultati del decennale progetto Zero Waste che ha rivisto l’intero ciclo produttivo per orientarlo sempre di più verso l’economia circolare e la transizione ecologica, trasformando gli scarti di produzione in nuove risorse». Per rendere l’idea, le emissioni di anidride carbonica del Gruppo Pittini sono sette volte più basse rispetto alla media del settore siderurgico e l’intensità energetica per il gas naturale media per gli impianti è del 59% inferiore alla media nazionale del comparto siderurgico. Inoltre, parte di questa energia è recuperata grazie a progetti come il teleriscaldamento a favore della città di Verona, con il quale sono riscaldate 700 abitazioni per un risparmio di 1.300 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Dal punto di vista della governance, dall’analisi degli indicatori economici del triennio 2018-2020, emerge che ben oltre il 90% del valore economico distribuito viene versato a favore dei fornitori. La seconda distribuzione più rilevante è quella destinata ai collaboratori, per circa il 6%. Nel dettaglio, nel corso del 2020 sono state fatte 94 assunzioni grazie alle quali i dipendenti del Gruppo hanno raggiunto quota 1.746, il 96,4% con contratto a tempo indeterminato. Durante i dodici mesi sono state erogate 22mila ore di formazione, 18,62 per collaboratore. Le risorse destinate a sicurezza e tecnologie all’avanguardia hanno permesso di ridurre gli infortuni sul lavoro dell’11% rispetto al 2019. Complessivamente, gli investimenti effettuati nel periodo 2016-2020 hanno superato i 300 milioni con un’incidenza media sul fatturato di periodo di oltre il 4,6%.•.

Francesca Lorandi

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