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Gardaland, rosso 2008 ed ebitda ai massimi

BILANCI. La società di gestione del primo parco di divertimento italiano in assemblea ripiana la perdita dovuta all'operazione di leverage scaricata sulla società

 Aldo Vigevani
Aldo Vigevani

 Aldo Vigevani
Aldo Vigevani

L'assemblea dei soci di Gardaland martedì ha approvato il bilancio 2008 che ha chiuso in perdita per 7,864 milioni di euro, e realizzando un fatturato di circa 120 milioni di euro (116,7 nell'esercizio precedente), con un ebitda (il margine operativo lordo pari a 50,656 milioni di euro (41% sul fatturato netto), superiore di 1,054 milioni di euro (+2,1%) rispetto al 2007.
L'assemblea ha provveduto ad approvare le delibere che danno il via al ripianamento del passivo attingendo al patrimonio netto che ammonta a oltre cento milioni di euro.
La società, spiega una nota, con il superamento della soglia dei tre milioni di visitatori, «ha realizzato nel 2008 il risultato operativo più alto mai raggiunto nella sua storia».
Gardaland è stata acquisita da Merlin Entertainment Group nel 2006 attraverso un'operazione di «leverage buy out» (Lbo). Nel 2007, attraverso una fusione per incorporazione, il debito è stato trasferito in Gardaland srl.
Merlin (gruppo multinazionale da oltre 720 milioni di fatturato, controllato dal fondo americano Blackstone, leader mondiale nei parchi a tema) detiene il 97,82% del capitale, acquisito nel novembre del 2006 da Banca Aletti (gruppo Banco Popolare) e dalla finanziaria milanese Investindustrial della famiglia Bonomi.
«È evidente quindi», osserva l'amministratore delegato di Gardaland Aldo Vigevani, «che la gestione finanziaria risulti negativa. Nell'esercizio 2008 essa ha inciso infatti per 58,520 milioni di euro con un incremento pari al 71% rispetto al 2007, incremento di 24,381 milioni di euro».
Nel corso del 2008, sempre secondo Vigevani, ha inoltre «inciso negativamente la legge Tremonti che, introducendo la parziale deducibilità degli interessi passivi, ha comportato per Gardaland un esborso di 4,289 milioni di euro di imposte, pur in presenza di un reddito negativo».
Tuttavia, conclude l'amministraztore delegato del primo parco divertimenti italiano, «grazie ad un patrimonio netto di oltre 100 milioni di euro, Gardaland è comunque in grado di coprire le perdite di esercizio».
Con riferimento al futuro, spiega ancora Vigevani, «è in fase di preparazione la quotazione in Borsa del gruppo Merlin e di conseguenza il debito finanziario sarà ripianato completamente consentendo di abbattere gli oneri della gestione finanziaria». L.Bu.

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