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Dal 18-20 NOVEMBRE

Festival del Futuro in presenza con ministro Giovannini e tanti super relatori

Enrico Giovannini
Enrico Giovannini
Enrico Giovannini
Enrico Giovannini

•• Tre giorni di dibattiti, 15 sessioni, un ministro presente, quello delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, e oltre 100 relatori internazionali. Si avvicina l’appuntamento con il Festival del Futuro che, alla terza edizione, punta ad aprire molte finestre sul mondo che verrà. Anzi, su quello che stiamo vivendo oggi, dopo una crisi che ha stravolto continenti, stili di vita e di consumo, relazioni commerciali, rapporti geopolitici e il concetto stesso di sostenibilità.

«La grande transizione: dal new normal al never normal. La nuova onda di innovazione che cambierà il mondo» è il titolo di questa edizione in programma dal 18 al 20 novembre, di nuovo in presenza in fiera a Verona: l’obiettivo è raccontare un mondo in continua evoluzione fornendo una bussola per orientarsi, nei diversi ambiti. Un’esigenza che sentono imprese, lavoratori, cittadini di ogni generazione, come è emerso nelle due anteprime che hanno permesso di respirare l’atmosfera del Festival in due città del bacino lombardo-veneto, che costituisce l’area di riferimento del progetto: Brescia e Vicenza.

Promosso da Gruppo editoriale Athesis (editore de L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi), Harvard business review Italia ed Eccellenze d’impresa, l’evento ha ottenuto il patrocinio, tra gli altri, della Commissione Europea, della presidenza del Consiglio dei Ministri, dei ministeri dello Sviluppo economico, della Transizione ecologica, e per l’Innovazione tecnologica: sarà aperto al pubblico, anche se la sala avrà capienza limitata per le restrizioni anti covid, e sarà visibile in streaming sui mezzi Athesis, sul sito festivaldelfuturo.eu e sui social del Festival del Futuro.

Modalità ibrida, quindi, che permetterà a una platea sempre più ampia di conoscere e riflettere su temi, contenuti e indicazioni che toccano sia chi gestirà il mondo futuro, quindi le giovani generazioni, sia imprenditori, politici, lavoratori. Perché tutti siamo responsabili di quanto accadrà.

Il programma. Tra i protagonisti del primo giorno, il direttore generale per le riforme della Commissione Europea Mario Nava, Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas; Sergio Abrignani, docente dell’Università di Milano; Anna Grassellino, direttore del National Quantum Information Science Research Center, e Maria Cristina Piovesana, vicepresidente per Ambiente, sostenibilità e cultura di Confindustria. Il giorno successivo si discuterà di Europa tra autonomia strategica e nuova globalizzazione, di mobilità sostenibile con Gabriele Grea, ricercatore di Green alla Bocconi, e di tecnologia applicata alla salute, con Giulio Molon, direttore Unità di Cardiologia dell’Irccs Sacro Cuore di Negrar.

Spazio anche alla finanza digitale, in una sessione a cui parteciperà tra gli altri Rony Hamaui, presidente di Intesa Sanpaolo ForValue e segretario generale di Assbb, Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa. Tra i protagonisti del terzo giorno, Mark Esposito, professore ordinario alla Hult International Business School e all’Harvard University che parlerà dell’impresa basata sui valori, e Alessandro Lanza, direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei sulla decarbonizzazione.

Il dopo Festival. Nei tre giorni, dalle 18 in poi, prenderà il via «Future Arena», appuntamento dedicato a innovazione, start up e networking, uno sguardo su un mondo fatto di imprese e innovative, con l’obiettivo di metterle in relazione con le piccole e medie imprese che, per crescere, hanno fame di nuove tecnologie e di nuove idee.•.

Francesca Lorandi

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