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la «geografia» del benessere

Redditi, nel Veronese compiuta la ripresa post Covid: la classifica dei Comuni più ricchi

Al top la città, in coda la Lessinia. L’ammontare complessivo dell’imponibile cresce e fa schizzare in alto anche il valore pro capite dichiarato
La compilazione della denuncia dei redditi
La compilazione della denuncia dei redditi
La compilazione della denuncia dei redditi
La compilazione della denuncia dei redditi

Ancora su, nel 2022, il numero dei contribuenti veronesi e l’ammontare complessivo dell’imponibile (ovvero il valore reddituale sul quale si applica l'aliquota per determinare imposte o contributi dovuti al fisco), che fa schizzare in alto anche il valore pro capite dichiarato. L’anno segna la ripresa pressoché totale del post pandemia con l’effetto rimbalzo che ha ulteriormente rinvigorito la domanda di beni e servizi, anestetizzata dal Covid, nonostante lo shock provocato dall’aumento dei prezzi energetici, di materie prime e lo scoppio della guerra in Ucraina.

Le ricadute sull’occupazione non si sono fatte attendere: i contribuenti (somma dei lavoratori e pensionati) sono saliti a 711.456, risultano quindi 11mila e 700 circa più dell’anno precedente.

L’aggregato dell’imponibile è salito di circa un miliardo e la cifra media per contribuente di città e provincia sfiora i 22mila e 500 euro. I dati relativi alle dichiarazioni dei redditi, presentate lo scorso anno, sono stati pubblicati in queste ore dal ministero dell’Economia e delle finanze.

 

 

Il territorio Veronese in recupero

Il quadro che emerge, per il Veronese, è di un recupero generale che porta appunto il montante tassabile a 16 miliardi complessivi e il reddito medio pro capite a superare di circa mille euro la cifra 2021. Il capoluogo guida la classifica per imponibile aggregato, superiore ai 5 miliardi e pro capite, a 25.339 euro per contribuente (198.788 in totale). Ma sempre l’analisi dei dati ministeriali consente di verificare che sono ancora 42.962 i veronesi che hanno dichiarato redditi molto bassi, inferiori ai 10mila euro mentre, sul fronte opposto, sono 3.726 i contribuenti cittadini con redditi superiori ai 120mila euro.

A Ferrara di Monte Baldo, invece, a pagare le tasse sono appena 219 abitanti, il totale di contribuenti più esiguo, per 4 milioni e 521mila euro e un reddito medio intorno ai 20mila e 645 euro.

La mappa della provincia

Subito sotto il capoluogo, per valore pro capite, la sequenza di Comuni più ricchi della provincia per incidenza di attività turistiche, di produzione vitivinicola o per presenza di industrie manifatturiere di tradizione, come ad esempio la lavorazione del marmo: Peschiera (25.102 euro), Bardolino (24.840 euro), San Pietro In Cariano (24.668 euro), Negrar (24.519 euro).

A scendere, ma mai sotto i 23mila euro pro capite anche Lavagno, Costermano, Lazise, Torri del Benaco, Cavaion Veronese, Garda e Marano di Valpolicella.

In fondo alla classifica, con le dichiarazioni medie più basse, San Mauro di Saline (15.793 euro) e Velo Veronese (14.725 euro). Una tendenza probabilmente riconducibile anche all'alta densità di anziani pensionati residenti nelle località montane.

Il valore aggregato dell'imponibile

Per valore aggregato dell’imponibile vengono, dopo Verona, Villafranca (573 milioni e 375mila euro) e Legnago (450 milioni e 249mila euro), seconda e terza per numero totale dei contribuenti, rispettivamente pari a 25.311 e 19.665 e redditi tassabili di 22.653 euro e 22.896, leggermente più elevati nel centro della Bassa, dove infatti 241 persone dichiarano più di 120mila euro, meglio che a Villafranca dove i contribuenti più abbienti sono 224.

La provincia non è comunque ai vertici in regione per reddito medio dichiarato (lo è per contribuenti e imponibile aggregato): in cima alla top 5 Cortina a quasi 30mila euro, Treviso (28.561 euro), Monteviale, nel Vicentino (28.173 euro), Padova (27.935 euro) e Noventa Padovana (27.838 euro).

Tra i capoluoghi anche Vicenza fa meglio (25.436 euro). In nessuna località veneta i redditi dichiarati si avvicinano alla top 10 nazionale, che vede ai primi posti Portofino, nel Genovese (90.609 euro), Lajatico, nel Pisano (52.955) Basiglio nel Milanese (49.523 euro), Briaglia, nel Cuneese (43.474) e Cusago sempre nel Milanese (39.813 euro).

Valeria Zanetti

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