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Presentato a LetExpo

Primo treno a levitazione magnetica, riuscito il test per due chilometri ai 70 orari

Tecnologia italiana della trevigiana IronLev, rivoluziona il trasporto con assenza di attrito e riduzione di rumore e vibrazioni. Con costi contenuti e rispetto per l'ambiente
Il test su rotaia del prototipo di IronLev
Il test su rotaia del prototipo di IronLev
Test treno a levitazione magnetica IronLev

Un veicolo a levitazione magnetica in grado di percorrere una tratta ferroviaria già esistente, senza alcuna modifica infrastrutturale. E' la rivoluzionaria tecnologia italiana presentata oggi a Verona a LetExpo, la Fiera del Trasporto e della Logistica sostenibili, da IronLev, azienda hi-tech di Treviso, che ha realizzato il primo test al mondo sulla tratta Adria-Mestre in collaborazione con la Regione Veneto.

Il test ha dimostrato, per la prima volta in assoluto, la possibilità di applicare la levitazione magnetica su rotaie di linee ferroviarie già in uso, con notevoli vantaggi in termini di efficienza, oltre che di riduzione di rumore e vibrazioni grazie all'assenza di attrito, confermati dalle misurazioni effettuate. In particolare, il veicolo-prototipo del peso di una tonnellata ha percorso con successo il tracciato a una velocità autolimitata di 70 chilometri orari, senza la necessità di apportare modifiche al binario di prova, lungo 2 chilometri. Grazie a questa tecnologia, tecnicamente detta 'levitazione ferromagnetica passiva', i pattini magnetici sospendono il veicolo sulle tradizionali rotaie, che vengono poi 'afferrate' da alcune rotelle, evitando slittamenti o deragliamenti. «Oggi - ha detto Adriano Girotto, presidente di IronLev - abbiamo dimostrato che il nostro prototipo può essere applicato su larga scala, rivoluzionando il settore dei trasporti su rotaia, grazie alla sua semplicità tecnica, alla versatilità di utilizzo e a costi più contenuti rispetto a sistemi analoghi. Un grande passo avanti, dunque, rispetto alle tecnologie proposte fino ad oggi, che non hanno avuto applicazione su larga scala a causa di elevati costi, anche energetici, dovuti alla necessità di sviluppare una infrastruttura ad-hoc per consentire il funzionamento del sistema».

Una tecnologia che può venire montata su people mover, metropolitane, treni ad alta velocità, fino ad Hyperloop, e altri mezzi che devono scorrere come serramenti, finestre, ascensori, scaffali metallici.

Alla presentazione è intervenuto anche il presidente del Veneto, Luca Zaia: «Ancora una volta il Veneto, con il suo tessuto produttivo - ha detto - si dimostra un territorio fertile per innovazioni che, sebbene ancora in forma prototipale, potranno diventare uno standard applicato anche ad un utilizzo più ampio. Siamo davanti a una ricerca assolutamente innovativa, che apre prospettive anche nel segno dell'ecologia e del rispetto dell'ambiente, favorendo una mobilità di qualità, con minore impatto e maggior rapidità».

I prossimi obiettivi di IronLev prevedono lo sviluppo di un ulteriore carrello motorizzato, per arrivare a un test di un veicolo completo, con pesi fino a 20 tonnellate e una velocità di 200 all'ora.

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