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Polli e suini, costi +12,2% «Interventi d’emergenza»

La crescita dei costi di produzione mette a dura prova il settore avicolo, nel quale Verona vale il 50% della produzione veneta ed un sesto di quella nazionale, e quello suinicolo, che conta nella nostra provincia il 43% della produzione regionale, pari nel 2020 a quasi 700.000 capi. Il dato è emerso chiaramente da un incontro organizzato a Roma da Unitalia ed Assica, le associazioni che riuniscono le aziende dei due comparti. Un appuntamento nel quale è stato presentato il rapporto Censis «Per il buon uso del recovery fund nel rilancio delle filiere della carne». Dal punto di vista della produzione, è stato ricordato che i costi nei primi due mesi del 2022 hanno registrato un +12,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che quelli di energia e gas sono quadruplicati nel primo bimestre e che sono cresciute tutte le cosiddette spese accessorie, per plastica, pallet, cartoni e trasporti. A questo vanno aggiunte le conseguenze della crisi ucraina e l’impegno verso una transizione ecologica in linea con le richieste dell’Ue e del Green Deal. Il rapporto Censis, d’altro canto, evidenzia come la maggioranza degli italiani consideri la carne parte integrante della propria alimentazione, sia attenta alla sostenibilità purché senza maggiori costi e tema di perdere capacità di acquisto. Secondo Unaitalia ed Assica, «la transizione ecologica deve essere ben programmata, per evitare di mettere a rischio due comparti strategici dell’agroalimentare da 13,9 miliardi di euro e 93.900 addetti e che l’inflazione (a marzo +6,7% su base annua, secondo stime Istat) e i costi della transizione si ripercuotano sui consumatori». Il 78% di questi, secondo il rapporto, sente minacciato il proprio potere di acquisto dalle emergenze, il 94,5% ritiene necessario che venga data molta più attenzione alla sostenibilità sociale, per il 63,6% prima di passare alle energie verdi e rinnovabili occorre valutarne il costo per imprese e famiglie e per il 54,9% oggi la priorità è contenere il prezzo dell’energia. Ruggero Lenti ed Antonio Forlini, i presidenti di Assica ed UnaItalia, hanno chiesto interventi di emergenza per sostenere i consumi e alleggerire i costi di produzione, salvaguardando la marginalità delle imprese. «Abbiamo bisogno che le istituzioni ci aiutino a garantire cibo per tutti, a prezzi sostenibili, con minore impatto ambientale e per farlo il pilastro è la sostenibilità economica e sociale delle nostre imprese», hanno affermato. «Il Governo, con il recente Decreto Ucraina, ha cercato di dare una prima concreta risposta all’emergenza, ma sono convinto che ora serva un’azione europea forte, che metta sul tavolo una nuova tranche di debito comune per affrontare, come nel caso della pandemia, una crisi globale», ha dichiarato, in un suo messaggio, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli. •. Luca Fiorin

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