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l'agevolazione

Inps, sbloccato il bonus mamme lavoratrici: ecco a chi spetta, da quando e come fare per ottenerlo

L'esonero contributivo destinato alle madri con tre figli a carico - fino al 18esimo anno del più giovane - è valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Mentre per quelle con due figli a carico, fino al decimo anno di età del più piccolo, in via sperimentale è valido per il solo 2024. La mensilità di gennaio, non corrisposta perché mancavano ancora le indicazioni operative, verrà recuperata con quelle successive

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto il "Bonus mamme": l'esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici (9,19% della retribuzione) che hanno almeno tre figli a carico. Si tratta, in sostanza, della possibilità di non pagare i contributi previdenziali normalmente trattenuti dal cedolino. Per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli a carico.

L'esonero massimo è di 250 euro euro al mese e di fatto quindi esaurisce l'esonero massimo che si potrebbe avere con il taglio di sei punti previsto dalla legge di bilancio per i lavoratori la cui retribuzione non superi la soglia massima di 2.692 euro. L'esonero lascia, comunque, ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

A chi è rivolta l'agevolazione

L'agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato. Sono escluse invece le lavoratrici domestiche.

Da quando scatta 

Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all'esonero dallo stesso mese di gennaio (la circolare chiarisce che l’esonero riferito al primo mese del 2024 che non è mai arrivato sarà recuperato insieme a quelli delle successive mensilità).

Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d'anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.

Le lavoratrici dipendenti che hanno almeno due figli, già da gennaio, avrebbero dunque dovuto trovare in busta paga il cosiddetto bonus mamme lavoratrici. Ma la circolare Inps per rendere operativa la misura è arrivata il 31 gennaio quindi tutto viene rimandato al mese di febbraio con il recupero degli importi di gennaio.

Cosa cambia dal 2025

Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell'ultimo figlio.

Cosa fare per ottenere l'agevolazione

Le lavoratrici interessate all'agevolazione possono rivolgersi ai propri datori di lavoro oppure utilizzare l'apposita funzionalità che sarà resa disponibile sul sito dell'Inps.  La circolare chiarisce che è necessario comunicare all'Inps il numero dei figli e il loro codice fiscale o direttamente o tramite il datore di lavoro. Qundi il bonus arriverà direttamente in busta paga.

Esempi esplicativi: tutti i casi di esonero contributivo

  • La circolare riporta alcuni casi esemplificativi. Se la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli, l'esonero parte dal 1° gennaio 2024. Qualora il figlio più piccolo compia il diciottesimo anno di età il 19 ottobre 2025, l'esonero contributivo termina nel mese di ottobre 2025.
  • Se la lavoratrice il 1° gennaio 2024 è madre di due figli, l'esonero parte dal 1° gennaio 2024. Qualora il figlio più piccolo compia il decimo anno di età il 18 luglio 2024, l'esonero contributivo termina nel mese di luglio 2024.
  • Nel caso invece di una lavoratrice che il 1° gennaio 2024 sia madre di un figlio e il secondo nasca l'11 giugno 2024, l'esonero applica dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2024.
  • Un altro caso riportato dalla circolare è quello di una lavoratrice che alla data del 1° agosto 2024 è madre di due figli ed è in corso la gravidanza del terzo figlio. Mettiamo che la nascita di quest'ultimo avvenga il 2 marzo 2025. Fino al 31 dicembre 2024 si applica l'esonero previsto per le lavoratrici con due figli. Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva, mentre a partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l'esonero.
  • Infine c'è il caso della lavoratrice che il 1° gennaio 2024 è madre di tre figli, tutti di età superiore ai 18 anni. A questa lavoratrici non spetta alcuna riduzione contributiva.

Cosa succede se uno dei figli esce dal nucleo familiare

Al bonus hanno dunque diritto le donne che, nel periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, risultino madri di tre figli o più figli, di cui il più piccolo minore di 18 anni.

La circolare dell'Inps chiarisce che il requisito si intende soddisfatto al momento della nascita del terzo figlio (o successivo) e la verifica dello stesso requisito si cristallizza alla data della nascita del terzo figlio (o successivo). Non è prevista alcuna decadenza del diritto all'esonero contributivo in caso di premorienza di uno o più figli o dell'eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare. O, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre.

 

Redazione Web

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