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Custoza e Valpantena: altro tentativo di fusione

La sede della cantina di CustozaLuigi Turco
La sede della cantina di CustozaLuigi Turco
La sede della cantina di CustozaLuigi Turco
La sede della cantina di CustozaLuigi Turco

Cantina Custoza al secondo voto sul progetto di fusione per incorporazione con Cantina Valpantena. L’assemblea straordinaria dei soci è stata convocata per sabato 20 marzo, quando il notaio Valentina Papoff comunicherà l’esito dell’esame delle schede ricevute entro le ore 18 di giovedì 18 marzo. La nuova consultazione, già in atto, arriva a tre mesi dalla precedente, conclusasi l’11 dicembre e che non ha raggiunto la maggioranza qualificata necessaria a lanciare l’operazione. In pratica, prima di Natale, su 179 aventi diritto ad esprimersi sul futuro della cantina sociale del territorio di Sommacampagna, avevano partecipato al voto in 157. I favorevoli al progetto, già licenziato a maggioranza dal consiglio di amministrazione, con dieci voti pro e cinque contro, erano stati 89. Non abbastanza per sfiorare il quorum richiesto di 105 schede a favore, pari ai due terzi dei votanti. I contrari invece erano stati 66; due gli astenuti. Due settimane più tardi, il 19 dicembre, Cantina Valpantena aveva tirato le fila tra i propri soci, che invece avevano approvato a larghissima maggioranza e cioè con il 97 per cento dei consensi, il piano. Cosa ha fatto propendere i vertici di Cantina Custoza a riaprire il confronto? Gli ultimi tre mesi non sono trascorsi invano. C’è stata una lettera che 57 soci, alcuni precedentemente contrari alla fusione, hanno inviato al cda chiedendo di tornare a valutare il progetto, prima che sia troppo tardi. In più in consiglio si è assottigliata la pattuglia di chi ostacola la fusione, ora formata solo da tre componenti: Giulio Fenu, Gianni Moschini e Alessandro Pignatti Morano, che in vista dell’appuntamento hanno sottoscritto una lunga informativa di sei pagine inviata il 26 febbraio ai soci per ribadire le ragioni della loro contrarietà. Le parti hanno anche chiesto pareri notarili sulla possibilità di riaprire la consultazione. Una ipotesi che in verità il presidente di Cantina Valpantena, Luigi Turco, aveva ventilato appena concluse le operazioni di voto in casa propria. Sia i pro che i contro hanno avviato una campagna social per sostenere le rispettive posizioni. Il confronto è imminente e la «campagna elettorale», tra i vigneti di Sommacampagna, Valeggio, Sona e Villafranca è accesa, perché ogni socio vale un voto, indipendentemente dalle dimensioni aziendali. «Tornare ad esprimersi sullo stesso progetto a tre mesi di distanza senza che sia cambiato nulla è una forzatura, anche in termini giuridici, per questo ho interessato alla questione i probiviri della società», sostiene Pignatti, uno dei consiglieri irriducibilmente contrari. soci contrari all’operazione lamentano che la fusione cancellerebbe il rapporto stretto tra Doc e territorio. Oltre alla scarsa capitalizzazione, Cantina Custoza paga l’assenza di una struttura commerciale, che Valpantena invece ha e sviluppa. La maggioranza del consiglio di amministrazione, per superare gli aspetti del piano su cui si concentravano i rilievi di indecisi e contrari, ha messo a punto con Cantina Valpantena linee guida che fissano l’iter di sviluppo della società post fusione e che prevedono, tra l’altro, la valorizzazione del nome Cantina Custoza, delle referenze di punta, un piano di sviluppo industriale, rassicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali. «Sarebbe un peccato mandare a monte il progetto al quale lavoriamo da un anno e mezzo, investendo risorse ed energie», conclude Turco. •

Valeria Zanetti

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