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Lo studio

Crescono le famiglie con debiti: a Verona sono una su due

Secondo l'Osservatorio Crif il 51% ha un finanziamento attivo, la media è di 44.200 euro

Primo semestre dell'anno all'insegna dell'indebitamento finanziario. E questo sia lungo l'intero Paese, dove ormai oltre la metà della popolazione ha un finanziamento in corso (per una crescita sull'anno precedente di quasi il 12%), sia nel Veneto e in particolare nella provincia di Verona, che si colloca tra le prime posizioni un po' su tutte le voci. È quanto emerge dall'indagine realizzata da Mister Credit di Crif. In linea con il resto del territorio nazionale, infatti, il Veneto conta un buon 50% di residenti con finanziamenti attivi. E pur occupando «solo» la dodicesima posizione, risulta fra le prime tre regioni con il valore più alto di rata media mensile.

Le famiglie con un mutuo o prestito pendente devono sostenere ogni mese una rata media di 363 euro (414 euro è invece la media in Trentino Alto Adige, 376 euro in Lombardia) e l'esposizione debitoria residua (ancora da rimborsare) non è da meno, in quanto dopo Trentino Alto Adige, Lombardia ed Emilia Romagna, il quarto posto è occupato proprio dal Veneto, giunto a circa 41mila euro.

Nel contesto regionale, poi, Verona si classifica al terzo posto per indebitamento medio (44.200 euro circa, contro gli oltre 46mila euro di Padova, prima in regione, e i 44.300 circa di Venezia), al quarto per rata media mensile da pagare, pari a 362 euro (nella media regionale) - mentre Treviso (al primo posto) Padova e Venezia si aggirano tra i 385 e i 370 euro - e sfiora il podio anche per il numero di cittadini con crediti attivi. In linea con la media questa volta nazionale, infatti, oltre la metà, ossia il 51% della popolazione veronese ha pendenti prestiti finalizzati e, sia pur in misura nettamente ridotta, prestiti personali nel 28% dei casi e mutui per il 21%. «In questa prima parte dell'anno, sia l'importo della rata mensile sia l'esposizione residua risultano in aumento non solo a causa della crescita dei tassi di interesse, ma anche per il persistere di un alto livello di inflazione che può indurre le famiglie a ricorrere al credito per fronteggiare le aumentate spese», commenta Beatrice Rubini, direttrice della linea Mister Credit di Crif.

Francesca Saglimbeni

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