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l'assemblea

Confindustria Verona, il presidente Raffaele Boscaini: «Costruire intorno a un pensiero e investire sulle persone»

Il presidente dell'associazione degli industriali scaligeri parla del progetto «Verona 2040» con azioni volte alla sostenibilità, alla formazione e a favorire la partecipazione al mercato del lavoro delle donne
Raffaele Boscaini, presidente di Confindustria Verona, apre i lavori dell’Assemblea Pubblica dell’associazione, a Veronafiere
Raffaele Boscaini, presidente di Confindustria Verona, apre i lavori dell’Assemblea Pubblica dell’associazione, a Veronafiere
Il servizio di Telearena

Un «Piano nazionale di competenze e conoscenza» per potenziare e riformare il sistema educativo, per mettere al centro i giovani e la persona, attingendo ai fondi inutilizzati del Next Generation Eu: questa la proposta del presidente di Confindustria Verona, Raffaele Boscaini, dal palco dell’assemblea annuale pubblica svoltasi a Veronafiere, dal titolo «Costruire intorno a un pensiero», che ha avuto come ospiti dell’associazione degli industriali scaligeri il presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, Mariarosaria Taddeo dell’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford e Carlo Ratti, direttore Mit Senseable City Lab e cofondatore Cra.

«Ora tocca a noi, dopo i predecessori che hanno fondato Verona», ha detto Raffaele Boscaini, «e ringrazio il presidente Bonomi per il sostegno che ha dato fin dall’inizio al nostro progetto “Verona 2040“, che portiamo avanti con Ance ma che è un’impresa di tutti. Ora dobbiamo fare un passo avanti per costruire intorno a un pensiero che dia coerenza alle azioni».

Azioni volte alla sostenibilità, alla formazione e anche a favorire la partecipazione al mercato del lavoro delle donne, ancora bassa, e potenziare i servizi all'infanzia.

I punti di forza di Verona

«Ci vuole un’alleanza tra pubblico e privato per costruire la prosperità», ha sottolineato ancora il presidente, partendo dai punti di forza di Verona: il settimo luogo in Italia dove fare impresa, che vede il miglioramento della competitività, la crescita demografica e dei giovani, un tasso di disoccupazione tra i più bassi a livello nazionale (4,8%), capacità innovative in aumento e la forza del settore turistico, tra gli altri. Verona, dunque, città che coniuga bellezza e competenze, vuole «investire sulle persone per assicurarsi il futuro» e candidarsi come laboratorio di progetti di inclusione e di sostenibilità. E infine un appello: «Il governo ascolti le imprese».

 

Laura Zanoni

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