Al via la nuova legge sul caporalato per il contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. La legge riformula il reato di caporalato, estendendo la responsabilità al datore di lavoro. Il testo prevede la pena della reclusione da uno a sei anni per l'intermediario e il datore di lavoro che sfrutti i lavoratori, che diventano otto in caso di violenze o minacce, oltre la confisca dei beni anche per il datore di lavoro consapevole dello sfruttamento. Tra le novità anche la responsabilità delle amministrazioni per quanto riguarda la vigilanza e la tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo. C.G.