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Risarcimento ai soci "azzerati"

Bpvi-Veneto Banca
offrono 4-9 euro
per azione

I vertici di Bpvi e Veneto Banca: Viola, Mion, Lanza e Carrus
I vertici di Bpvi e Veneto Banca: Viola, Mion, Lanza e Carrus
I vertici di Bpvi e Veneto Banca: Viola, Mion, Lanza e Carrus
I vertici di Bpvi e Veneto Banca: Viola, Mion, Lanza e Carrus

Da oggi anche alcune migliaia di soci veronesi della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca potranno aderire all'offerta di "sanatoria" e "conciliazione" sull'azzeramento delle azioni acquistate negli ultimi dieci anni. La Banca Popolare di Vicenza offre 9 euro ad azione ai soci "azzerati" in cambio della rinuncia ai contenziosi con la banca. L'offerta di transazione, si legge in una nota, è rivolta a 94 mila azionisti, partirà oggi e si chiuderà il 22 marzo. La Popolare di Vicenza subordina la validità dell’offerta all’adesione di almeno l’80% delle azioni interessate, cioè quelle acquistate negli ultimi dieci anni. A chi accetta la proposta saranno riservate «esclusive condizioni commerciali.

 

I DESTINATARI. Sono esclusi dall’offerta gli azionisti che hanno già avviato cause legali in tribunale contro le due banche. Quelli che invece hanno sporto reclamo (a settembre erano circa diecimila) possono invece fare marcia indietro a aderire all’offerta. «I reclami che si sono trasformati in azione legale - avverte Cristiano Carrus, direttore generale di Veneto Banca - al momento sono pochissimi». Non potranno aderire, tra gli altri, le società di capitali, le pubbliche amministrazioni, i cosiddetti azionisti correlati, chi ha ricoperto ruoli rilevanti nei due istituti e alcuni dipendenti. Saranno della partita, invece, oltre alle persone fisiche, le ditte individuali, le società semplici, gli enti no profit, le fondazioni, gli enti religiosi.

 

MONTEBELLUNA. Veneto Banca invece promuoverà un’offerta di transazione con un indennizzo pari al 15% agli azionisti (tra i 4,5 e i 6 euro per azione). L’iniziativa si rivolge a circa 75.000 azionisti, pari a circa l’85% del totale. L’Offerta di Transazione potrà concretizzarsi con un’adesione pari ad almeno l’80% delle azioni interessate. Tale condizione è rinunciabile dalla banca. L’esito della offerta è previsto per aprile. In caso di esito positivo, il pagamento del riconoscimento economico avverrà entro 5 giorni lavorativi dalla data di comunicazione.

 

L’offerta di transazione proposta da Veneto Banca e dalla Popolare di Vicenza agli azionisti azzerati vale «un po' più di mezzo miliardo» di euro, ha spiegato il presidente di Veneto Banca, Massimo Lanza, presentando l’offerta. «Stiamo facendo il massimo - il commento di Fabrizio Viola, a.d della Banca Popolare di Vicenza -. La Banca vuole dimostrare con fatti concreti la rottura con il recente passato».

 

L'OFFERTA DI BPVI. La soglia di adesione dell’80% è rinunciabile dalla banca, che si riserva la facoltà di estendere fino al 30 giugno 2017 il periodo di adesione «in presenza di motivate ragioni, in particolare per favorire la più ampia adesione». La proposta transattiva approvata dal Cda prevede il pagamento di 9 euro ad azione per ogni azione acquistata tramite una banca del gruppo a partire dal 1 gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite. Il prezzo offerto rappresenta il 14,4% del prezzo massimo raggiunto dall’azione (62,5 euro). I 94.000 azionisti a cui si rivolge l’iniziativa, spiega il comunicato, sono stati individuati secondo criteri oggettivi, che comprendono principalmente persone fisiche, società di persone, fondazioni, Onlus ed enti senza fine di lucro.

 

LA LETTERA AI SOCI. Oggi, giorno di avvio dell’offerta, viene inviata a tutti gli azionisti una lettera in cui verranno specificate nel dettaglio le modalità e le tempistiche dell’offerta. I soci potranno manifestare il proprio interesse fino al 15 marzo 2017 recandosi in filiale o attraverso il sito web della banca e potranno sottoscrivere l’accordo transattivo entro il 22 marzo. Attivato anche un numero verde (800-595470) per avere informazioni sull’iniziativa. A chi aderirà all’offerta di transazione «saranno riservate inoltre esclusive condizioni commerciali che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati» sui depositi vincolati e «di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari», come il mutuo e il conto corrente.

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