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Economia

Raffaele Boscaini nuovo presidente di Confindustria Verona

Raffaele Boscaini e Michele Bauli
Raffaele Boscaini e Michele Bauli
Raffaele Boscaini e Michele Bauli
Raffaele Boscaini e Michele Bauli

Tutta Confindustria Verona si è stretta ieri intorno a un unico nome, quello designato il 4 maggio scorso dalla commissione dei saggi, formata dai past president Andrea Bolla, Giulio Pedrollo e Gian Luca Rana: l’assemblea degli imprenditori associati ha così eletto Raffaele Boscaini presidente della territoriale per il quadriennio 2021-2025.

E lui, visibilmente commosso per quell’atto di fiducia così forte in un periodo storico così complesso e incerto, ha fatto leva nel suo intervento su quei valori che sono alla base dell’associazione che lo ha visto crescere negli anni, da quando nel 2007 era stato nominato consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori, al ruolo di vicepresidente di Confindustria Verona con delega all’Internazionalizzazione, ricoperto dal 2017 al 2021, accanto al presidente Michele Bauli, che ieri gli ha consegnato il testimone. «La consapevolezza di non essere soli credo sia la base solida su cui partire per immaginare i prossimi quattro anni di attività», ha detto Boscaini. «Far parte di una rete come è Confindustria Verona, infatti», ha poi aggiunto, «ci dà la forza dell’appartenenza ma soprattutto della condivisione di esperienze, informazioni, conoscenze. L’imperativo oggi è mettere in campo azioni per far sì che ne emergano spunti per un rilancio e per trarre rinnovata energia».

 

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Punto di riferimento Classe 1970, Boscaini è membro del Consiglio di Amministrazione di Masi Agricola e segue in particolare gli aspetti legati al marketing. Nel suo programma di attività per il quadriennio, l’esperienza associativa si è unita alle competenze maturate in azienda, in Italia e soprattutto all’estero, che gli hanno permesso di avere la capacità di visione necessaria in questa fase di «ricostruzione». «Durante i mesi della pandemia», ha sottolineato ieri, «tutti noi abbiamo toccato con mano quanto Confindustria Verona sia un punto di riferimento per le imprese. Nei prossimi quattro anni vorrei che ancor di più la nostra associazione mettesse a frutto questo grande capitale incrementando il suo ruolo di diffusione di occasioni di crescita, innovazione, relazione, protezione, fiducia e propositività attraverso un’azione precisa e costante». Partono da qui le linee programmatiche di Boscaini, dall'idea di Confindustria Verona come «Casa delle imprese», nella quale lavorare per creare networking, filiere e cluster che, unendo competenze ed esperienze, aumentino la competitività delle singole aziende. Un percorso che passerà dalla sostenibilità nelle sue diverse declinazioni, leva strategica in questa fase di rinnovamento. Ma alla base ci sarà anche il capitale umano, con un occhio di riguardo alle politiche per i giovani. E ancora, la gestione e l'indirizzo delle risorse economiche europee, guidate da parametri di massima efficacia e insieme di efficienza. Perché è fuori dai confini nazionali che si deve ora più di prima volgere lo sguardo, e l'internazionalizzazione diventa allora l'inevitabile percorso per esprimersi in una dimensione globale. Senza dimenticare il nostro territorio e le sue peculiarità da valorizzare.

La squadra Per raggiungere questi obiettivi, Boscaini sarà affiancato da otto vicepresidenti: a Denis Faccioli è stata affidata la delega all’internazionalizzazione, a Filippo Girardi quella alle relazioni industriali, Michele Lovato ha la delega alla sostenibilità ed economia circolare mentre quella alle aggregazioni di filiera è stata affidata a Emanuela Lucchini. Ad Aldo Peretti la delega a finanza e risorse pubbliche, a Giangiacomo Pierini quella al capitale umano e politiche per i giovani, a Lorenzo Poli la delega alle relazioni istituzionali e a Giuseppe Riello, quella allo sviluppo territoriale. Il presidente Boscaini ha inoltre affidato ai Giovani Imprenditori il tema delle nuove occupazioni e alla Piccola Industria quello della cultura d’impresa.•.

 

 

 

 

Francesca Lorandi

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