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Caro bollette

A Verona luce e gas costeranno 360 euro al mese in più per famiglia

Il consigliere delegato di Agsm Aim Energia rende note le previsioni sugli aumenti dei costi medi per le utenze veronesi domestiche tra novembre e febbraio
Immagine d’archivio di una bolletta Agsm di utenza domestica di energia elettrica e metano
Immagine d’archivio di una bolletta Agsm di utenza domestica di energia elettrica e metano
Immagine d’archivio di una bolletta Agsm di utenza domestica di energia elettrica e metano
Immagine d’archivio di una bolletta Agsm di utenza domestica di energia elettrica e metano

I veronesi, come tutti gli italiani del resto, in questo periodo è bene che comincino, come si dice dalle nostre parti, a «fare musina», a mettere da parte un po’ di soldi per pagare le bollette. Sì perché i prossimi mesi, in particolare quelli più freddi, da novembre a febbraio, vedranno rincari pesantissimi, anche il raddoppio per la spesa del gas per una famiglia.

 

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"Prezzi mai visti prima per le bolletta della luce"

Tra allarmi quotidiani, gasdotti che si rompono, prezzi che oscillano come sull’altalena, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza per quanto riguarda Verona dove Agsm-Aim ha cominciato a fare un po’ di stime per energia elettrica e gas. Innanzi tutto, si tratta di materie che, pur distribuite a livello locale, hanno costi che dipendono da quotazioni nazionali e internazionali. Per l’energia elettrica proprio ieri il direttore della Divisione Energia di Arera (Autorità dell’energia) Massimo Ricci, ha anticipato che «Sono in arrivo prezzi mai visti prima per le bolletta della luce degli italiani», in vista dell’aggiornamento del prezzo dell’elettricità per il mercato tutelato, che verrà comunicato dall’Autorità.

«Indipendente dalla percentuale di aumento, è una percentuale che si applica su prezzi già molto alti e quindi si arriva a prezzi mai visti prima», spiega Ricci. Una batosta per famiglie e aziende, per cui sia la Commissione Ue che il Governo dovrà intervenire con gli aiuti per contenere le bollette. Nello specifico, spiega a L’Arena il consigliere delegato di Agsm Aim Energia Alberto Mazzucato, «Nei quattro mesi da novembre a febbraio, quando sarà maggiore il consumo di elettricità e di gas, per le utenze residenziali, cioè le famiglie, potremmo avere aumenti di 50-60 euro al mese per l’energia elettrica e anche di 300 euro al mese per il gas».

Si tratta di cifre enormi, che possono mettere in grave difficoltà molte famiglie, per non parlare della operatività di pubblici esercizi, come bar e ristoranti, piccole e medie imprese, impianti sportivi e così via. «Veniamo da un trimestre che tutto sommato ha ancora visto tariffe non altissime; anzi chi era sul libero mercato forse ha visto anche prezzi in discesa, ma dai prossimi mesi anche chi è nel mercato di maggior tutela, che ha avuto prezzi drogati al ribasso in estate, avrà risalite pesanti dei prezzi su entrambe le commodities». Chi è sul libero mercato con prezzo indicizzato, a settembre potrebbe avere una bolletta in discesa. Il problema è da ottobre e il trimestre successivo: «Diciamo che le prospettive per una utenza residenziale in maggior tutela sono, per l’energia elettrica, di circa 200 euro in più sul trimestre tenendo come riferimento un consumo medio. Quindi circa 60-70 euro di aumento al mese per l’energia elettrica».

 

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Tra luce e gas circa 350 euro in più rispetto al passato

E veniamo al gas. «È chiaro che in questi mesi le famiglie hanno speso poco, solo qualcosa per l’acqua calda. Ma se il gas è stato pagato 1 euro a mezzo al metro cubo, si ritroverà a pagarlo il doppio, anche 3 euro al metro cubo». Se prendiamo come riferimento medio il consumo di un migliaio di metri cubi l’anno, con una concentrazione maggiore ovviamente nei mesi più freddi, «i 200 metri cubi di consumo mensile invernale costeranno 300 euro in più (al mese), con un conto al bimestre di 600 euro in più rispetto al passato». Questo per i mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, sicuramente i più critici. Pertanto, sommando gli aumenti di luce e gas, per una famiglia media veronese si prospetta un aumento, per ogni mesi invernale, di circa 300-350 euro in più rispetto al passato. Cifre altissime, che se si moltiplicano per i consumi di una piccola azienda, danno la dimensione della stangata in arrivo.

«Si tratta ovviamente di proiezioni che possono modificarsi di giorni in giorno», puntualizza Mazzucato, «perché i prezzi salgono di 30-40 euro per megawattora al giorno, poi si inverte lo spread tra borsa italiana e quella olandese, e poi ci sono i problemi al gasdotto Nordstream e così via. Sia in positivo che in negativo, la situazione cambia spesso». Per gli stoccaggi e riserve? «L’Italia ha raggiunto il 90%, noi i contratti di acquisto dai grandi operatori come Eni ed Edison non li abbiamo ancora chiusi tutti, siamo un po’ alla finestra: per buona parte siamo già coperti, per una parte ci stiamo attrezzando per acquistare il gas mese per mese. Non è solo una questione di prezzo, ma di disponibilità di materia prima».

Maurizio Battista

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