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Best of wine tourism Albino Armani vince per ecosostenibilità

Albino Armani
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Albino Armani Viticoltori dal 1607 ha vinto la quarta edizione del Global Best of Wine Tourism Award portando alla ribalta mondiale Verona, unica città italiana tra le capitali partecipanti. «Un vino oggi deve rendersi interprete del territorio e della comunità che rappresenta, in modo sostenibile a livello ambientale, economico e sociale», dice Armani, alla guida dell’azienda con cuore in Valdadige, a Dolcè. «L’enoturismo va considerato come una leva aziendale con il fine di divulgare cultura e anima di un mondo dalle caratteristiche uniche». E Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio, nell’organizzazione internazionale del concorso: «Il turismo, se ben gestito, può permettere il mantenimento dell’habitat rurale». La Giuria internazionale, con rappresentanti da 11 Paesi, ha decretato un vincitore globale per ogni capitale. Al secondo posto Wirra Wirra Vineyards (McLaren Vale, Adelaide, Australia), quindi Creation Wines (Cape Town, South Africa), Weingut Thörle (Mainz – Rheinhessen, Germany), Superuco Winery (Mendoza, Argentina) e Monverde Wine Experience Hotel (Porto, Portugal). Il riconoscimento all’azienda Albino Armani, con un fatturato di 50 milioni e 330 ettari vitati certificati SQNP, premia una vocazione familiare mirata alla diffusione di politiche ecosostenibili, categoria per cui è arrivata in finale con altre 6 aziende veronesi. Da quarant’anni recupera varietà antiche locali a rischio estinzione come il Foja Tonda. Armani ha costituito con il figlio «Futuri 1607», newco con 7 persone dedicate all’enoturismo, e-commerce, formazione e comunicazione. •

M.S.

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