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Siglato l'accordo europeo

Bardolino Superiore
sarà protetto
anche in Cina

Franco Cristoforetti
Franco Cristoforetti
Franco Cristoforetti
Franco Cristoforetti

Non solo il Soave. Anche il Bardolino Superiore è nella lista dei cento prodotti agroalimentari europei che non potranno più essere imitati in Cina. Lo ha annunciato la Commissione europea, scrivendo che la Ue e il Paese del Dragone «hanno pubblicato un elenco di duecento indicazioni geografiche - cento per parte – protette dall'accordo bilaterale da concludere entro l’anno». Sono ventisei i prodotti italiani presenti, quattordici i vini.

 

«La scelta di inserire il Bardolino Superiore», spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, «è segno del riconoscimento della storicità della nostra denominazione, tra le prime ad essere chiaramente individuate nelle etichettature». Il rosso del bacino del Garda era conosciuto in Europa già nella seconda metà dell’Ottocento. Inoltre, il Bardolino Superiore, nel 2001, fu la prima denominazione di origine controllata e garantita riconosciuta in Veneto. «La presenza nella lista precede le decisioni che il Consorzio di tutela sta per assumere, riformando il disciplinare del Superiore», aggiunge Cristoforetti. L’obiettivo è migliorare le performance della Docg, mai decollata e che ad oggi con circa 200mila bottiglie annue, rappresenta meno dell’1% del totale della produzione della filiera del Bardolino.
 

VA.ZA.

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