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TECNOLOGIA

Acquafert all'Expo porta nuovi progetti per l'irrigazione

L'ad Sanguanini: «Nel Veronese buoni risultati nel vitivinicolo»
Canzio Sanguanini
Canzio Sanguanini
Canzio Sanguanini
Canzio Sanguanini

Acquafert, azienda che da oltre vent'anni si occupa di irrigazione agricola, organizza oggi all'Expo a Milano un meeting intitolato «Smart Farm: gestione innovativa dell'acqua e dei fluidi agrozootecnici». Impresa con sedi a Cicognolo (Cremona) e a San Giovanni Lupatoto, Acquafert è una delle poche realtà veronesi che non producono cibo a trovare spazio nella manifestazione milanese.Oggi è prevista una visita al padiglione Israele, guidata dai progettisti della parete verticale, mentre nel pomeriggio nel padiglione degli agronomi Waa-Conaf si parlerà del futuro dell'agricoltura con una particolare attenzione alla risorsa idrica e al riutilizzo dei reflui agro-zootecnici.Acquafert, nata nel Cremonese, ha aperto la seconda filiale a San Giovanni Lupatoto nel 2007, inizialmente specializzata nel settore piscine, poi nell'ambito dell'irrigazione a goccia e dei vigneti. Complessivamente l'azienda ha un fatturato di 7,8 milioni di euro (dato riferito al 2014), con un trend di crescita media annua del 15%. I dipendenti sono circa una trentina, di cui cinque-sei attivi nel Veronese.«La filiale di San Giovanni Lupatoto ci sta dando risultati molto positivi, soprattutto nel settore dell'irrigazione vitivinicola: un mercato per noi nuovo, su cui abbiamo iniziato a investire da due-tre anni e che abbiamo intenzione di sviluppare ulteriormente», dichiara Canzio Sanguanini, amministratore delegato di Acquafert. «Anche per questo motivo abbiamo intenzione di implementare la forza lavoro nel Veronese, assumendo a breve un paio di persone, in particolare figure tecniche e in ambito commerciale».oM.Tr.COPYRIGHT

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