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A Verona si disegna il nuovo mondo

Un evento della prima edizione del  Festival del Futuro a Veronafiere
Un evento della prima edizione del Festival del Futuro a Veronafiere
Un evento della prima edizione del  Festival del Futuro a Veronafiere
Un evento della prima edizione del Festival del Futuro a Veronafiere

La sfida globale della salute, la gestione delle emergenze, il cambiamento climatico, la scommessa tecnologica e l’innovazione, e ancora l’agricoltura di domani con un focus sul futuro del vino. Sono alcuni dei macro-trend sul tavolo della seconda edizione del Festival del Futuro, in programma dal 19 al 21 novembre in una versione completamente digitale: «Disegnare il nuovo mondo», è il tema scelto dai promotori del progetto, il Gruppo editoriale Athesis, Eccellenze d’Impresa e Harvard Business Review, e si svilupperà attraverso un evento di tre giorni, nel quale interverranno oltre quaranta ospiti che daranno il loro contributo nei venti dibattiti, keynote speech e interviste in programma. La ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, il commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, Enrico Giovannini, portavoce di Asvis, Massimo Gaudina, capo della rappresentanza della Commissione Europea a Milano saranno alcuni degli speaker che interverranno nei panel, trasmessi in diretta streaming sui siti del Festival del Futuro (festivaldelfuturo.eu), dei quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, delle tv TeleArena e TeleMantova e di Radio Verona, oltre che sulle rispettive pagine Facebook. Un’edizione totalmente rinnovata, quindi, per un evento che nell’autunno dello scorso anno aveva riunito per due giorni nell’auditorium di Veronafiere alcune migliaia di persone con l’obiettivo di approfondire le grandi sfide del prossimo decennio. Poi sono arrivati questi mesi di pandemia a stravolgere gli stili di vita, le abitudini dei consumatori, la stessa economia: ecco allora che il Festival, che quest’anno gode anche del patrocinio della Commissione Europea, cercherà di fornire degli strumenti per orientarsi in un’epoca di grandi cambiamenti. «È proprio nei momenti più difficili che bisogna cercare di avere una visione futura su cui focalizzare il proprio impegno, che vada al di là dell’emergenza attuale», afferma Gian Luca Rana, amministratore delegato di Pastificio Rana, main partner del Festival del Futuro. «L’innovazione», aggiunge Rana, «è uno dei driver fondamentali su cui investire ora e nei prossimi anni per poter creare valore, favorire lo sviluppo di nuove competenze, qualificare la propria professionalità e dare così concrete opportunità di lavoro ai nostri giovani». «L’invito a provare a disegnare il futuro, in questo 2020 attraversato da una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, vuol essere uno sprone a mettere in campo le migliori competenze del nostro Paese per uscirne migliori, più forti e competitivi di prima», aggiungono Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review, Luigi Consiglio, presidente di Gea e di Eccellenze d’Impresa, e Matteo Montan, amministratore delegato del Gruppo editoriale Athesis. •

F.L.

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