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A Verona due ministri e cento super-relatori Ecco le grandi sfide

Si torna in presenza in Fiera a Verona  Un panel  della 1a  edizione del Festival del Futuro 2019 con Federico Faggin
Si torna in presenza in Fiera a Verona Un panel della 1a edizione del Festival del Futuro 2019 con Federico Faggin
Si torna in presenza in Fiera a Verona  Un panel  della 1a  edizione del Festival del Futuro 2019 con Federico Faggin
Si torna in presenza in Fiera a Verona Un panel della 1a edizione del Festival del Futuro 2019 con Federico Faggin

Tre giorni di dibattito, quindici sessioni, due ministri presenti, quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani e delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, e oltre cento relatori di fama internazionale. Torna il Festival del Futuro che, alla sua terza edizione, punta ad aprire molte finestre sul mondo che verrà. Anzi, su quello che stiamo vivendo oggi, dopo una crisi che ha stravolto tutti i continenti. «La grande trasformazione: dal New Normale al Never Normal» è il titolo scelto per questa nuova edizione in programma dal 18 al 20 novembre, di nuovo in presenza negli spazi della fiera di Verona: l’obiettivo è raccontare un mondo in continua evoluzione fornendo una bussola per orientarsi, nei diversi ambiti. Programma e tre giorni Focus, il primo giorno, sull’innovazione, dalla sfida tecnologica alle condizioni per fare dell’Italia un leader in questo campo, superando ostacoli e cogliendo occasioni. E poi le future crisi globali che si presenteranno dopo la pandemia, tema sul quale si confronteranno il direttore generale per le riforme della Commissione Europea Mario Nava, Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas, Sergio Abrignani, docente dell’Università degli Studi di Milano e Roberto Giacobazzi dell’Università di Verona. Si proseguirà poi con la nuova frontiera della Space Economy, tema che entra al Festival e che occupa ormai un ruolo di primo piano nell’economia globale grazie anche alla spinta data da Elon Musk, Jeff Bezos e Richard Branson. Il secondo giorno, venerdì 19 novembre, si discuterà di Europa tra autonomia strategica e nuova globalizzazione, in un appuntamento organizzato in collaborazione con la Commissione Europa che quest’anno patrocina il Festival. Spazio poi alla nuova Pac, allo sviluppo economico e agli scambi mondiali con una riflessione sui rischi e sulle opportunità del decennio. Una sessione sarà dedicata alla finanza sostenibile e ai nuovi modelli di lavoro tra fisico e digitale, una eredità che l’emergenza sanitaria sta lasciando nell’organizzazione delle aziende. Sabato, terzo e ultimo giorno, si parlerà delle nuove competenze richieste dall’attuale modello economico e quindi della formazione, della rinascita del Paese tra stili di vita, consumi e lavoro e di società inclusiva, nella quale i valori possono diventare anche elemento di competitività per le aziende. Il pomeriggio sarà dedicato alla mobilità sostenibile, alla decarbonizzazione e al cambiamento climatico. Future Arena Nei tre giorni, dalle 18 in poi, prenderà il via “Future Arena”, un appuntamento dedicato a innovazione, start up e networking, uno sguardo su un mondo fatto di imprese giovani ma altamente innovative, con l’obiettivo di creare relazioni e stabilire partnership anche con le piccole e medie imprese che, per crescere, hanno fame di nuove tecnologie e di nuove idee. Partnership Un programma ricco per un Festival che conta sulla partnership con le migliori istituzioni scientifiche tra cui Asvis, (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) il cui portavoce è il ministro Giovannini, presente alle precedenti edizioni dell’evento. Poi ci sono: l’Iit (Istituto italiano di tecnologia), oltre a Humanitas, il Politecnico di Milano, l’Università di Verona, Italian Institute for the Future che darà un contributo fondamentale nella sessione dedicata alla space economy, e ancora Food Trend Foundation che interverrà nel dibattito decicato ad agricoltura e alimentazione, Oxford Economics, Assbb, l’Associazione Studi Banca e Borsa, Luiss, l’Aif-Associazione italiana formatori e European Training Foundation, Future Concept Lab e Festival della Crescita, l’Università Statale Milano, Network for the Advancement of Social and Political Studies, Nedcommunity, l’Università Bocconi, la Fondazione Eni – Enrico Mattei e Futura Network. Il Festival conta poi su importanti patrocini: oltre alla già citata Commissione europea, quello delle associazioni Confindustriali di Verona, Vicenza e Brescia. •.

Francesca Lorandi

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