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LE NORME CONVERTITE IN LEGGI.

Destinazione Italia, via libera Passa anche il decreto carceri

Bollette meno care, compensazioni cartelle-crediti I «braccialetti» obbligatori, niente sconti ai boss Renzi: riforma giustizia a luglio. Avvocati in piazza
Destinazione Italia, via libera<br />Passa anche il decreto carceri
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ROMA
Procede a tappe forzate l'approvazione di una serie di decreti in scadenza. Ieri, dopo una lunga e serrata giornata, hanno avuto il via libera «Destinazione Italia», dove erano piovuti ben 457 emendamenti nel corso dell'esame congiunto delle commissioni Industria e Finanze, e lo «svuotacarceri», che rientrava nel pacchetto che Annamaria Cancellieri, Guardasigilli uscente, portò in Consiglio dei ministri a metà dicembre.
Entrambi avevano incassato il via libera della Camera e dovevano essere convertiti in legge al Senato entro domani, pena la decadenza. Tra gli altri decreti in scadenza il finanziamento pubblico dei partiti (da convertire in legge entro il 26 febbraio) e il «Milleproroghe».
DESTINAZIONE ITALIA. Il provvedimento che definisce norme per il contenimento di tariffe elettriche e gas, riduzione dei premi RC-auto e internazionalizzazione, sviluppo e digitalizzazione delle imprese, nonché misure per opere pubbliche e Expo 2015, è stato approvato con 121 voti a favore e 91 contrari. Per la bollette il taglio è stimato in 850 milioni e dovrebbe essere soprattutto a vantaggio delle imprese. Si punta ad allungare di 7 anni su base volontaria il periodo di godimento degli incentivi da parte dei produttori di energia rinnovabile che tanto pesano sulla bolletta: solo con questa variazione si punta ad un risparmio di 700 milioni.
Risparmi in vista, poi, anche per chi frequenta le librerie. Il governo mette a disposizione un fondo di 50 milioni di euro per gli anni dal 2014 al 2016 per l'acquisto di libri. Via libera anche alle compensazione tra cartelle esattoriali e crediti verso la pubblica amministrazione. Sarà un decreto del ministero dell'Economia di concerto con quello dello Sviluppo, da emanare entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto, a stabilire le modalità. Inoltre a favore delle imprese il decreto offre un credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo: il tetto è di 200 milioni e ciascun beneficiario (purché abbia fatturato annuo sotto i 500 milioni) può goderne fino a un massimo annuale di 2,5 milioni. Spunta il fondo per il risarcimento delle imprese danneggiate dagli attacchi No-Tav mentre i mutui a tasso zero vengono estesi anche all'imprenditorialità giovanile e femminile. Salta l'accise sulla birra prevista dal primo marzo.
NORME SULLE CARCERI». Via libera del Senato anche per il decreto detto «svuotacarceri» approvato con 147 sì e 95 no nel giorno in cui il premier incaricato Matteo Renzi ha annunciato che a luglio verrà affrontato il nodo giustizia. Tema sul quale gli avvocati sono già sul piede di guerra, pronti oggi a scioperare e a cingere. a Roma, con una catena umana la Cassazione per protestare contro «il deterioramento del sistema giudiziario».
Più diritti ai detenuti, ma soprattutto misure per sfoltire la popolazione carceraria come l'ampliamento dell'affidamento in prova o uno «sconto di pena» ulteriore per i più meritevoli (esclusi i boss e chi si è macchiato dei delitti più gravi) sono i punti fondamentali del decreto la cui approvazione viene considerata una risposta all'Europa dopo la sentenza «Torreggiani» che ha condannato l'Italia per il modo in cui tratta i detenuti. Tra le principali novità introdotte dalla nuova legge, avversata soprattutto dal Carroccio che inscenando una protesta in Aula con striscioni l'ha definita un «indulto mascherato», i braccialetti elettronici. Saranno la regola e non più l'eccezione (ovvero dovranno essere prescritti sempre). Quanto al piccolo spaccio l'attenuante di lieve entità nella detenzione e cessione illecita di stupefacenti diventa reato autonomo.

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