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Dal disastro Costa si salva un orsacchiotto
I vigili del fuoco fanno felice bimbo veronese

Concordia
Concordia
Concordia
Concordia

Verona. E' un salvataggio importante. Dal disastro della nave Costa Concordia torna a casa, nel Veronese, un orsacchiotto di peluche. Non è una vita (troppe sono ancora chiuse in quella tomba d'acciaio) ma forse è anche di più: l'amico di un bambino che non ha più la mamma.
Nella disgraziata notte del naufragio un padre e un figlio, in viaggio soli perchè quel loro grande amore comune non c'è più, abbandonano in emergenza la nave ormai condannata. Ce la fanno, tra migliaia di disperati: raggiungono l'isola del Giglio, trovano ospitalità in una famiglia di Campese. Ma l'orsacchiotto, il compagno che cacciava le paure da sotto le coperte, l'angelo custode di un piccolo grande dolore non ce la fa. Resta in cabina, fedele nell'attesa dell'amico. Fuori, intanto, si consuma il dramma delle persone, divampano le polemiche, mentre i soccorritori si dannano l'anima e stracciano il fisico per cercare di portare via ancora un'anima viva da quel mausoleo diventato tomba.
Papà e figlioletto sono già a casa. Salvi ma soli, con un'altra paura da cacciare dalle notti. Il piccolo non dorme più: anche l'orsetto se n'è andato, possibile che qui vadano tutti via quelli a cui voglio bene?
L'uomo prende carta a penna, scrive a quella famiglia di Campese che li accolti come gente di casa: vorrebbe solo ringraziare ma non si trattiene, racconta quel risvolto intimo tenero e terribile.
E il miracolo accade: gli amici del Giglio mostrano la lettera al sindaco, questi scende al molo e la fa vedere ai Vigili del Fuoco. Non c'è bisogno di tante parole: il mare lo consente, la cabina (ormai la mappa della nave lì ce l'hanno tutti in testa) è nella parte non sommersa della «Concordia». Mezz'ora dopo il gommone si stacca dalla riva e la squadra sale a bordo: sanno dove vogliono andare, anche se sono al lavoro da una giornata intera.
Lo trovano l'orsacchiotto: un po' ispido dopo giorni di solitudine, ma ancora sul lettino, ad aspettare. Il giorno dopo riparte per Verona e ora è già tra le braccia giuste. Un piccolo grande dolore di meno in questa storia di umane miserie, grandezze silenziose ed eroismi quotidiani. Solo chi, come i Vigili del Fuoco al Giglio, ha visto tutto l'orrore può capire l'immenso valore di un orsetto.

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