<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
All'Archivio di Stato

Macaroni, bigoli e gnochi: viaggio alle origini del carnevale veronese

Appuntamento sabato 18 febbraio. Tra le bacheche dell’ex magazzino del grano si scorgono le liste della spesa del XVI secolo per l’acquisto di farina, burro e formaggio
La preparazione di gnocchi in un foglio volante per il Carnevale del 1808
La preparazione di gnocchi in un foglio volante per il Carnevale del 1808
La preparazione di gnocchi in un foglio volante per il Carnevale del 1808
La preparazione di gnocchi in un foglio volante per il Carnevale del 1808

Tra le bacheche, nella bella sede dell’ex magazzino del grano, in via Santa Teresa (Verona), si scorgono le liste della spesa del XVI per l’acquisto di farina, burro e formaggio per confezionare i «macaroni», come si chiamavano allora gli gnocchi, piatto tradizionale dei veronesi. E poi i programmi dei festeggiamenti del carnevale, i fogli volanti coi componimenti poetici scritti per l’occasione e i verbali del XVIII secolo per la nomina delle cariche del Bacanal a San Zeno. 

Il bacanal

È il «Viaggio alle origini del carnevale veronese» attraverso documenti e curiosità storiche che propone l’Archivio di Stato sabato mattina, 18 febbraio, in collaborazione con «Studi Veronesi» e con la partecipazione del Comitato del Carnevale per il Bacanal del gnoco. Alle 10 si aprirà con i saluti istituzionali e l’introduzione della direttrice dell’Archivio Chiara Bianchini.

Claudio Bismara, membro dell’Accademia di agricoltura, scienze e lettere, nell’intervento sul tema «Il carnevale a Verona fra tardo Medioevo e Rinascimento» illustrerà alcuni documenti inediti che gettano nuova luce sullo svolgimento del carnevale a Verona e nel suo territorio e sulla distribuzione di gnocchi fra Quattrocento e Cinquecento.

Lo storico ed editor di Studi Veronesi, Andrea Brugnoli, parlerà dell’evoluzione della ricetta tra XVI e XIX secolo del piatto simbolo di questa festa: «Quel che resta della festa: Maccheroni, bigoli e gnocchi nel carnevale veronese». A seguire, si potrà visitare una rassegna documentaria sul carnevale veronese curata per l’occasione da Martina Burato dell’Archivio. Al termine il Comitato del Bacanal del gnocco offrirà un buffet. 

La disfida tra gnocchi e bigoli nell’illustrazione di un poemetto del 1785
La disfida tra gnocchi e bigoli nell’illustrazione di un poemetto del 1785

Le maschere

Sarà aperto, inoltre, il MusaLab di Franca Rame e Dario Fo, ospitato all’ex magazzino del grano, con le maschere di carnevale realizzate dallo stesso Dario Fo, nel quale, alle 14.30, sarà proiettato il film «Hellequin, Harlekin, Arlecchino» di Fo e Rame. L’accesso è libero.

«Il venerdì di carnevale tutti i veronesi desiderano sedersi a tavola per gustare un piatto di gnocchi», spiega Chiara Bianchini. «Ma quanti conoscono la storia di questo piatto e il suo legame con il carnevale veronese? L’Archivio di Stato conserva molti documenti riguardanti l’organizzazione del Bacanal del gnocco, a partire dal XVI secolo, quando la distribuzione avveniva per disposizione dei Rettori veneti della città con i proventi delle condanne pecuniarie e di alcuni dazi, fino al XIX secolo, quando la festa venne rilanciata e rinnovata dal podestà Gian Girolamo Orti Manara. L’Archivio organizza questa mattinata con l’intento di rendere partecipe la cittadinanza di questo particolarissimo patrimonio».

 

Leggi anche
Venardi Gnocolar, buon appetito con gli gnocchi: la nostra videoricetta

Maria Vittoria Adami

Suggerimenti