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Un antico armadio custodisce le false verità della medicina

Il progetto «False verità della medicina, un viaggio museale» inaugura la ripresa dell’attività di incontri dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona dopo la chiusura forzata per il Covid-19. L’iniziativa sarà presentata oggi, alle 17.30 nella sede di palazzo Erbisti, in via Leoncino 6. Il progetto, condiviso con la Scuola di medicina e chirurgia dell’università di Verona e l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Verona, ha condotto alla creazione di una sezione museale in Accademia di antichi strumenti medici, grazie al contributo della Fondazione Cariverona, e di una sezione di libri sulla storia della medicina. «È una collezione di circa 90 strumenti medico-chirurgici e veterinari», spiega Massimo Valsecchi, ideatore del progetto e segretario dell’ Accademia. «Risalgono a un periodo compreso tra il Settecento e l’Ottocento e sono stati donati da membri dell’ Accademia e disposti in un antico armadio. Lo scopo della mostra e del catalogo relativo è ricordare che la medicina non è una scienza esatta, ma un continuo percorso di ricerca che riflette e tenta di correggere gli errori compiuti». Oltre agli antichi strumenti, l’Accademia rende disponibile un fondo di libri antichi e recenti di argomento medico che sono già consultabili online sul catalogo sia locale (Abv-Archivio bibliografico Veronese) sia del Servizio bibliotecario nazionale. «Il progetto ha anche finalità didattiche», aggiunge Claudio Carcereri de Prati, presidente dell’Accademia, «perché saranno organizzate, nel rispetto delle norme di sicurezza, una serie di visite guidate aperte a tutti. E per il futuro stiamo lavorando a un tour online che consenta la visione di tutti i pezzi del museo con la relativa scheda tecnica in italiano e in inglese». Durante l’incontro di oggi Giuseppe Ferrari e Luciano Bonuzzi, membri effettivi dell’Accademia, presenteranno il catalogo. Nel volume, di 190 pagine, sono descritti quattro, diversi, tipi di errori commessi nel tempo dalla medicina: l’abuso del salasso, pratica durata migliaia di anni che ha mietuto innumerevoli vittime; la difficoltà, nella seconda metà dell’Ottocento, di abbandonare l’antico paradigma dei miasmi nella spiegazione delle epidemie; il modo in cui si affrontò la pellagra nella medicina ufficiale per il timore di conseguenze sociali e politiche; gli eccessi dell’uso dell’elettricità nelle pratiche mediche. Saranno presenti Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona; il sindaco Federico Sboarina; Domenico De Leo, presidente della Scuola di medicina e chirurgia universitaria; Carlo Rugiu, presidente dell’Ordine dei medici. L’evento sarà trasmesso su Facebook e su Youtube sui canali dell’Accademia. •

M.V.A.

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