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Revisionismo e suo uso politico: l'idea di Del Boca

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VIOLENTATORE Jenna Blum in Quelli che ci salvarono (Neri Pozza, 18 euro) ci fa esplorare il versante oscuro dei legami tra vittime e carnefice. Anna costretta a divenire l'amante di un Obersturmführer, per salvarsi e salvare la sua bambina, finisce per provare una strana gratitudine per il nemico violentatore che tuttavia le permette di sopravvivere.
EREDITÀ Minka Pradelski, nata a Francoforte da una famiglia ebrea, deportata e sopravvissuta lei stessa allo sterminio, ha lavorato sui traumi dei sopravvissuti. Nel suo L'eredità di Bella Kugelmann (Neri Pozza, 15,50 euro), con toni di straziante umorismo che non risparmia nulla e nessuno, riporta alla luce una pagina di felicità perduta, la vita quotidiana di un villaggio polacco dove chiesa e sinagoga si fronteggiavano sulla strada.
CUSTODI Geraldine Brooks (I custodi del libro, Neri Pozza, 18 euro) ci fa invece intravedere una speranza di redenzione, ripercorrendo le vicende di un libro antico e prezioso, l'Haggadah di Sarajevo, un libro salvato da tanti uomini di buona volontà e di fedi diverse, nelle più rischiose situazioni.
REVISIONISMO Un libro di storia che discute la contemporaneità è quello a cura di Angelo Del Boca, La storia negata. Il revisionismo e il suo uso politico (Neri Pozza, 20 euro) con i contributi di vari storici sul tema del revisionismo e del suo uso politico. Un uso politico dai molti aspetti, ma che soprattutto nella distorta ricostruzione della nostra storia nazionale presenta alcune opinioni ripetute: la concezione del fascismo come dittatura bonaria, distinto dal totalitarismo nazista; la Resistenza come una guerra di bande al servizio dell'Unione Sovietica; il cattolicesimo come unico vero collante del nostro Paese e così via. Contro queste opinioni i vari contributi puntano il dito, senza pretese di essere i depositari della verità, ma con i preciso intento di dissipare la nebulosa di
contraffazioni che avvilisce la conoscenza della nostra storia recente.

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