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il Premio nazionale delle Arti Visive

Quando l'arte denuncia il consumo di suolo: premiato uno studente dell'Accademia di Verona

L'opera «2mq/s» in cemento di Davide Galandini con una videoinstallazione affronta il tema dell'antropizzazione dell'ambiente
L'opera di Davide Galandini
L'opera di Davide Galandini
L'opera di Davide Galandini
L'opera di Davide Galandini

Calcestruzzo pigmentato e un monitor per richiamare l'attenzione sull'urgente emergenza del consumo di suolo e dell'antropizzazione: «2mq/s», l'opera di Davide Galandini, studente dell'Accademia di Belle Arti di Verona, ha ottenuto il Premio nazionale delle Arti visive, per la sezione Videoinstallazioni. La cerimonia di premiazione si è tenuta al teatro Apollo di Lecce, venerdì 18 novembre. Era presente la ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini.

L'opera resterà in mostra nel capoluogo pugliese fino al 16 dicembre all'accademia di Belle Arti di Lecce. L'esposizione è a ingresso libero e visitabile secondo gli orari dell'Istituto.

L'installazione

2mq/s è una composizione di 48 pezzi in cemento armato pigmentato (160x126x14 centimetri) accompagnata da una colonnina con un monitor in cui è riprodotto un video di 59 secondi. L'opera è stata concepita da Galandini durante il terzo anno della Scuola di Scultura dell'Accademia, diretta dal professor Daniele Salvalai. Galandini affronta il tema del consumo di suolo associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, dovuta all'occupazione di terreni originariamente naturali o seminaturali. Il fenomeno si riferisce, quindi, a un aumento della copertura artificiale del suolo, legato alle dinamiche insediative.

L'installazione che ha meritato il premio
L'installazione che ha meritato il premio

Ispirata alla visione aerea di regioni altamente antropizzate, 2mq/s è un'istallazione che occupa un'area di due metri quadrati, la misura di suolo naturale irreversibilmente perso in Italia al trascorrere di ogni secondo. Davide Galandini (Mantova, 1970) è un fotografo e artista visivo formatosi in Officine Fotografiche a Roma e alla Scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Verona. Per mezzo di fotografia, scultura e installazione, focalizza la sua ricerca su tematiche inerenti ad ambiente e paesaggio, utilizzando un approccio che lo porta in diretto contatto con il territorio di riferimento. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive. Attualmente vive a Verona ed è tra gli artisti di Spazio Alva, incubatore interdisciplinare nato nel 2022 a Veronetta. Sito web www.davidegalandini.it. Instagram: @davidegalandini.

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