Con la biografia Emily Brontë (Salerno Editore) la scrittrice trevigiana Paola Tonussi, nata a Motta di Livenza e di adozione veronese, è nella terna finalista del Premio Comisso.
Laureata in Lingue all'università Ca' Foscari di Venezia ed esperta in lingue e letteratura anglo americana, la Tonussi è membro da anni della Società Letteraria di Verona ed ha all'attivo svariati libri, tra cui un importante racconto, Boonrod ( QuiEdit) sul cane da lei strappato alla morte tramite l'associazione Soi Dog di cui fa parte e che si batte contro la violenza sui cani nei paesi orientali.
Abbiamo seguito di recente Paola Tonussi nella serie di conferenze che ha tenuto al Centro Toniolo di Via Seminario, a Verona, riguardo i poeti romantici inglesi di cui è appassionata ed è stata altrettanto coinvolgente la presentazione del libro sulla Brintë alla libreria Pagina Dodici, in cui accanto a Cinzia Bigliosi, moderatrice del convivio, é emersa la profondità del lavoro della Tonussi sulla personalità della grande romanziera inglese, creatura di brughiera per la quale occorre altrettanto animo sensibile per interpretare anima e vissuto sia umano che artistico. Poetica ed esistenza del l'autrice di Cime Tempestose, oggi un cult consacrato nel corso del tempo anche dal cinema, si fondono attraverso una scrittura onomatopeica che fa sentire al lettore i suoni della natura, le dolcezze delle sofferte felicità conquistate e lo stridio del dolore. Ha sostituito l'amore che non ha avuto con la scrittura - sottolinea Paola Tonussi- e la sua ispirazione è un centro assoluto del vivere.