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Pandemia e guerra tra memoria e speranza

La comunità europea, in stagioni di pandemia e guerra, tra memoria e speranza. È il tema conduttore dei tre convegni promossi dalla Scuola di memoria storica europea, che inizia così la sua attività pubblica, in collaborazione con Gabrielli editori. Gli incontri si terranno venerdì 27 maggio, giovedì 16 giugno e venerdì 24 giugno. Primo appuntamento, quindi, venerdì alle 18. Nella sala Africa dei missionari comboniani in vicolo Pozzo 1 interverrà Giuseppe Goisis, già docente ordinario di Filosofia politica all’università Ca’ Foscari di Venezia, sul tema «Memoria e identità personale». Il 16 giugno alle 18 sempre nella sala dei Comboniani, Carlo Parenti, già docente di Storia del diritto italiano, parlerà di «Memoria e comunità collettiva». L’appuntamento con il terzo e ultimo incontro sarà il 24 giugno nella Corte dei libri e della musica “Gabrielli editori”, in via Cengia 67 a San Pietro in Cariano, con la conferenza di Roberto Mancini, docente ordinario di Filosofia teoretica all’università di Macerata, e l’intervento di Emilio Gabrielli, già docente di religione ed editore, sul tema «Memoria e speranza (che si alimenta dalla memoria)». Gli incontri verranno moderati da Riccardo Milano, tra i fondatori di Banca popolare etica e da Nicoletta Capozza, docente di Storia e Filosofia. Di fronte alla crisi che attraversa tutto il continente europeo (particolarismi e nazionalismi, conflitti, crisi climatica, ambientale, economica, sanitaria) e al rischio reale che la memoria, come caratteristica umana precipua, diventi più evanescente a causa dell’affidamento massiccio alla tecnologia, la Scuola di memoria storica europea ritiene che sia urgente approfondire la storia del nostro passato, guidati da coloro che hanno profondamente vissuto l’utopia di un’Europa unita, per aprirsi contemporaneamente all’universale. In questi tre incontri, la coniugazione della parola memoria nei suoi vari aspetti vuole essere una forma di ripresa di un pensiero di comunità e di responsabilità personale. La riflessione verterà anche sul rapporto tra oggettivo e soggettivo. «La memoria storica», dicono i promotori, «può quindi diventare la miniera sorprendente di energia per l’oggi contribuendo a precisare mete e percorsi originali per raggiungerle. La guerra è sintomo estremo del pessimismo e del nichilismo che hanno contraddistinto gli ultimi decenni. E la ricostruzione della memoria ha bisogno dell’apporto di tutti, perché la memoria», sottolineano, «è soprattutto azione di guarigione, capace di sanare l’integrità umana, per questo si auspica che torni ad essere al centro di ogni percorso educativo». La partecipazione è gratuita, è tuttavia richiesta l’iscrizione scrivendo a scuola@memoriastoricaeuropea.eu oppure telefonando allo 045. 7725543 o al 333.5266784 (Emilio Gabrielli, presidente della Scuola) comunicando cognome nome, residenza, telefono, mail. Durante gli incontri sarà possibile aderire all’associazione.•. E.S.

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