<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La bellezza della ragione è diventata arte

Quaranta capolavori d’arte provenienti da musei, gallerie e collezioni private di tutta Europa, saranno esposti alla 18esima mostra di Illegio (Udine) sul tema «La Bellezza della Ragione», che aprirà al pubblico il 15 maggio nel piccolo borgo alpino della Carnia. Vi si potranno ammirare fino al 16 ottobre opere che attraversano sette secoli, dai fondi oro del Medioevo ai collaboratori di Caravaggio, passando per Jordaens e Luca Giordano, per arrivare al romanticismo simbolico di Moreau o al mondo fiabesco di Tissot e ad altre scenografiche invenzioni dell’Otto-Novecento. «La maggior parte di esse sono opere mai vista prima d’oggi in Italia, alcune totalmente inedite», ha anticipato il curatore don Alessio Geretti, illustrando l’esposizione. «In un periodo storico in cui stiamo perdendo il lume della ragione, tra guerre e pandemie e social impazziti, è urgente pensare bene, dunque Illegio guarda al dono più prezioso che l’uomo ha ricevuto, la ragione, e alla sua bellezza, alle sfide che è chiamata ad affrontare». La mostra è articolata in sette sezioni: la perdita del lume della ragione, l’intelligenza filosofica, scientifica, fantastica, la libertà di pensiero, la ragione e la fede, i compiti della ragione. La mostra, com’è tradizione, «sarà connotata da grande attenzione per consentire a tutti di viverla ’a rischio zero’ e con il giusto raccoglimento», ha concluso Geretti, «entrando a piccoli gruppi in stanze organizzate come teatri».•.

Suggerimenti