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Il dialogo uomo-natura negli scatti di Begnoni

Desirèe  una delle fotografie di Renato Begnoni esposte nello Spazio Te
Desirèe una delle fotografie di Renato Begnoni esposte nello Spazio Te
Desirèe  una delle fotografie di Renato Begnoni esposte nello Spazio Te
Desirèe una delle fotografie di Renato Begnoni esposte nello Spazio Te

Il tempo narra il dialogo tra l’uomo e la natura negli scatti del fotografo villafranchese Renato Begnoni esposti fino al 7 maggio allo Spazio Te, di palazzo Te, appunto, a Mantova. La mostra, programmata inizialmente fino al 16 aprile, è stata prolungata di altre tre settimane. «Renato Begnoni. Il tempo da raccontare» è una selezione di fotografie inedite rappresentative della particolare tecnica dell’artista che sovrappone più immagini stampandole su carta cotone volutamente desaturate e intervenendo poi a mano con colori a tempera calandole in uno spazio quasi fluttuante. Le stampe, riprodotte in tre esemplari, vengono montate su cartoncino senza acidi. «La realtà fotografata ha sempre coinciso con il mio pensiero e con il mio sentire», spiega Begnoni, «e corrisponde all’interpretazione di una mia realtà immaginaria e fantastica. Non ho mai voluto fotografare quello che vedevo, ma quello che pensavo». In questo lavoro composto da nove opere recenti, dove l’uomo e la natura si intrecciano con forza in uno slancio di vita, Begnoni immortala il tempo da raccontare: una visione insistente dell’essere umano nella sua complessità, insieme alla natura spesso violentata e calpestata. «L’opera non si esaurisce nello sguardo, ma rinvia i nostri pensieri verso l’invisibile, a guardare all’aldilà di quello che si vede nel presente, a raccontare la nostra esistenza con forza e autenticità, perché il tempo porti un segno indelebile per la nostra vita. Raccontiamo la nostra vita per avvicinarsi alla vita degli altri». Nato a Villafranca, dove vive e opera, Begnoni da diversi anni è impegnato nella fotografia di ricerca. Ha esposto in Italia e all’estero, in Europa e negli Stati Uniti. Ha partecipato in più occasioni alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e alla Triennale di Milano. Alcuni suoi lavori sono conservati al Museo Ca’ Pesaro di Venezia, al Museo Fratelli Alinari di Firenze, alla Bibliothéque Nationale de France di Parigi, al Museo d’arte moderna di San Francisco, al Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Spilimbergo, e alla Fondazione Crc e Casa Tre Oci di Venezia. L’esposizione si visita gratuitamente lunedì dalle 13 alle 18.30 e da martedì a domenica dalle 9 alle 18.30, allo Spazio Te, che la Fondazione Palazzo Te ha pensato per valorizzare le produzioni di artisti locali, per legittimare la creatività e sostenere una relazione aperta con la città. Spazio Te è anche un luogo per lo scambio di idee, la nascita di progetti, un posto di conversazione per i cittadini e per i visitatori di Palazzo Te.•.

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