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«Hope», in Gran Guardia la mostra fotografica che parla di «speranza»

L’inaugurazione della mostra «Hope» alla Gran Guardia
L’inaugurazione della mostra «Hope» alla Gran Guardia
L’inaugurazione della mostra «Hope» alla Gran Guardia
L’inaugurazione della mostra «Hope» alla Gran Guardia

Fa tappa per la prima volta a Verona il Prix Pictet, tra i principali concorsi fotografici a livello internazionale, giunto all’ottava edizione, con una grande mostra alla Gran Guardia dedicata quest’anno al tema «Hope». E di certo non poteva esserci una scelta più azzeccata di questo titolo: «Speranza», appunto, che in questo momento di pandemia diventa insieme un auspicio e un monito. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Verona, è stata inaugurata ieri dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, affiancati, per il gruppo internazionale Pictet, da Andrea Bertini managing director e i senior Banker Laura Polato e Andrea Costantini. La mostra sarà visibile fino al 24 marzo (ingresso gratuito; dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 18) e metterà in mostra le migliori opere selezionate. I 12 fotografi finalisti, protagonisti del percorso fotografico, esplorano i modi in cui l’umanità sta affrontando le crisi ambientale e sociale dei nostri tempi. Una fonte di ispirazione per tutti anche nell’attuale contesto di crisi pandemica e di incertezza che stiamo vivendo. Il tour mondiale proseguirà poi nelle città di Milano, Tel Aviv, Shanghai, Beijing e Dublino, tra le altre. «Un’emozione, tornare qui alla Gran Guardia», ha detto il sindaco Sboarina. «Tanto più nel contesto che stiamo vivendo e ancor più con una rassegna prestigiosa come questa. Abbiamo bisogno di una ripartenza concreta, che possa garantire, in tutta sicurezza, un’offerta culturale nuova ed interessante». «Questa mostra ci emoziona con la forza che possiedono le immagini», ha aggiunto l’assessore Briani. «Fondamentale filo conduttore di questi lavori è il rapporto con il pianeta e la natura, ma ci sono anche la guerra, l’amore, la famiglia, le rivendicazioni sociali. Tutti noi siamo chiamati ad impegnarci nella grande sfida dei prossimi decenni per salvare il nostro pianeta, e l'arte ci offre una chiave, quella della speranza, per provare a guardare con ottimismo davanti a noi». La vincitrice è Joana Choumali. La fotografa ivoriana è stata premiata il 13 novembre 2019 al museo Victoria & Albert di Londra (durante l’inaugurazione ufficiale della mostra) per la serie «Ça va aller» (Andrà bene), che si compone di fotografie scattate a tre settimane dall’attacco terroristico sferrato la domenica del 13 marzo 2016 a Grand-Bassam, in Costa d’Avorio. Quella spiaggia che fino a poco prima era luogo di svago diventa teatro dell’orrore: l’artista la racconta documentano la strage ma inserendo nelle immagini i suoi ricami, originale rielaborazione del dolore.

Alessandra Galetto

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