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Il testo teatrale della giornalista veronese

«Giulia» di Michela Pezzani sul web e nell'antologia sul teatro giuliano dalmata

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I protagonisti e l'autrice di «Giulia»
I protagonisti e l'autrice di «Giulia»
I protagonisti e l'autrice di «Giulia»
I protagonisti e l'autrice di «Giulia»

Dal Teatro Momo di Mestre in streaming da oggi alle ore 17 fino al 17 febbraio lo spettacolo «Giulia», scritto da Michela Pezzani, giornalista, del quotidiano di Verona e scrittrice, diretto dal regista e attore Andrea Castelletti, preceduto dagli interventi del sindaco di Venezia. «Giulia» racconta la storia di una bambina che compie un viaggio con i suoi genitori nella terra delle sue origini e dove, a ritroso, scopre il destino dei suoi nonni e della sua bisnonna, di cui lei porta il nome e il cui corpo giace ancora custodito in una foiba carsica. Lo spettacolo sarà disponibile sul canale YouTube del Comune fino al 17 febbraio.

 

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Sono oltre 50 le repliche in tutta Italia del lavoro teatrale sulla tragedia delle foibe «Giulia» di cui è autrice Michela Pezzani, giornalista del quotidiano L'Arena, scrittrice e autrice di testi per il teatro di narrazione.

Il lavoro è stato allestito dalla compagnia veronese Teatro Impiria diretta dal regista e attore Andrea Castelletti e ora la pièce, la cui stesura narrativa fortemente emotiva collina appieno con verve registica fondendo commedia e dramma, è stata scelta dall'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia per aprire l'antologia fresca di stampa «Il teatro e la questione giuliano dalmata» curata da Giuseppe Barbanti (Alcione editore) col patrocinio e contributo del Comune di Venezia nell'ambito delle iniziative per Il giorno del ricordo 2021.

 

«Ringrazio il presidente Alessandro Cuk dell'associazione per l'opportunità di questa pubblicazione che mi affianca ad altri due autori - spiega la Pezzani, riguardo a Editta Depase Garau Tasi che ha scritto «Nino che no xe el momento» e Mario Frezza autore di «Una storia per Albina» - Loro non ci sono più e avrei tanto voluto conoscerli. Il mio pensiero va a loro con i quali condivido lo slancio di dar voce a fatti storici che non bisogna dimenticare. Ero bambina quando sono andata a fare un viaggio con i miei avventurosi genitori, papá Oberdan e mamma Elide, nell'allora Yugoslavia, pionieri del campeggio, con una vecchia tenda mutare in cui dormivo per traverso in cima alle loro teste. Viaggiammo a bordo della fidata Fiat Ottocentcinquanta bianca stracarica con i sedili di sky che col caldo si attaccava alle gambe. Mio papà mi ha spiegato proprio là, con parole adatte alla mia età di allora, cose che mi hanno colpito toccandomi corde profonde che non hanno mai smesso di vibrare. L'operazione di scrittura - prosegue - che ho fatto dopo quella vacanza di cinquant'anni fa è stata perciò di immedesimazione col pensiero, sul filo dei fatti storici, con chi non ha potuto parlare di persona perché gettato in quelle fosse profonde».

 

Il libro sarà presentato venerdì 5 febbraio alle 17 su Facebook al link https://www.facebook.com/ANVGD-Venezia-101632054936530 del ANVGD (associazione nazionale Venezia Giulia. Dalmazia), quindi il 10 febbraio alle 12 sarà rappresentato in prima nazionale streaming Il lavoro teatrale «Giulia» al medesimo link. Il 18 febbraio alle 18 si parla di nuovo del libro sulle frequenze di Radio Ca' Foscari.

 

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