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La testimonianza

Gestione della scrittura in pandemia: il racconto di Michela Pezzani nella monografia dei controllori di volo

La testimonianza di Michela Pezzani
La testimonianza di Michela Pezzani
La testimonianza di Michela Pezzani
La testimonianza di Michela Pezzani

Si conclude con una nota di speranza la monografia fresca di stampa di Anacna, Associazione Nazionale Assistenti e Controllori Navigazione Aerea, che ha richiesto a Michela Pezzani, giornalista del quotidiano L'Arena, scrittrice e autrice di testi per il teatro di narrazione, un contributo creativo per l'antologia che raccoglie un'ampia rosa di testimonianze professionali non solo in tema di aviazione. Con «Volo Olivetti Studio 44» Pezzani, ferrarese di origine e residente a Verona, ha rievocato l'imprinting della vecchia macchina da scrivere azzurra del nonno Aldo, poi passata al papà Oberdan, quindi a lei, intercalando le fasi della propria vita con la gestione delle «Emergenze in tempo di pandemia» (come recita il titolo della monografia con illustrazioni, di autori vari), tema del volume edito da Youcanprint, sia in formato digitale sulle principali piattaforme on line che cartaceo.

 

Il controllore del traffico aereo Giacomo Dusi, veronese, due lauree, (Ingegneria aerospaziale, Scienze e tecnologie del trasporto aereo aeronautico e astronautico) è il coordinatore del lavoro antologico che si presenta al lettore con queste parole: «La pandemia da Covid 19 ha profondamente scosso le strutture fondamentali della società mondiale. Ciò che pacificamente potevano essere considerati pilastri inamovibili dello sviluppo della civiltà umana, sono messi in dubbio: la fiducia nello sviluppo ininterrotto, la fede incondizionata nelle strutture finanziarie come colonne portanti di questo, l'assenza di dubbio nelle capacità umane nel controllare automazione e digitalizzazione». «Il mondo è scosso e, come poche volte nella Storia umana, non più in grado di fare previsioni logiche e veritiere. Molte difatti le stime di ripresa che non convergono verso un ideale nuovo orizzonte per la società umana. Perché oltre a volgere lo sguardo al di là dei presenti limiti, coloro chiamati a gestire l'emergenza attuale devono lottare con la quotidiana incertezza. Un mondo che sta evolvendo allora, nel quale molti sono coloro chiamati ad essere garanti di una variabilità della performance che deve essere tenuta entro limiti accettabili. A questi ci rivolgiamo, perché ci permettano di far tesoro delle loro esperienze, perché ci facciano conoscere il loro modo di essere resilienti, perché la società ha bisogno di sapere che ci sono uomini e donne in grado di salvarci attraverso il lavoro, l'abnegazione, il sacrificio quotidiano. Ci rivolgiamo agli Eroi nascosti».

 

«Da cronista e al di là del fatto di essere diventata, strada facendo, ipovedente senza però fermarmi davanti all'ostacolo», spiega Michela Pezzani, «ho raccontato il prima, durante e ora di un sogno, la scrittura, sia in tempo di... diciamo pace, che di guerra Covid in trincea smart working durante e post lock down, con lo sguardo verso il futuro e le precauzioni per non prendere il virus, riuscendo tuttavia a dare voce alle notizie».

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