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Evento Neri Pozza: lo scrittore Viet Thanh Nguyen dialoga con Melania Mazzucco

Viet Thanh Nguyen, Melania Mazzucco e il libro «Il militante»
Viet Thanh Nguyen, Melania Mazzucco e il libro «Il militante»
Viet Thanh Nguyen-| Il militante - Con Melania Mazzucco

La suspense di una spy story e il respiro collettivo del grande romanzo di idee: «Il militante» è tutto questo e rappresenta una splendida conferma del talento di Viet Thanh Nguyen, lo scrittore, docente universitario e blogger vietnamita naturalizzato statunitense, protagonista dell’evento Neri Pozza in programma mercoledì 10 marzo, alle ore 18, in diretta sul sito e sulla pagina Facebook de L’Arena e su quella di Neri Pozza Editore.

 

L’autore dialogherà con la scrittrice Melania Mazzucco. «Eravamo gli sgraditi, gli indesiderati, gli ignorati, invisibili a chiunque fuorché a noi stessi»: comincia così il nuovo romanzo, lungamente atteso dopo il folgorante successo di «Il Simpatizzante», con cui nel 2016 Viet Thanh Nguyen ha vinto all’esordio il Premio Pulitzer per la narrativa e si è affermato sulla scena letteraria internazionale, raccogliendo commenti entusiastici e definito dal New York Times «scrittore degno di maestri quali Conrad, Greene e le Carré».

Protagonista del nuovo romanzo è ancora il giovane anonimo capitano dell’esercito sudvietnamita che, in «Il Simpatizzante», dopo la caduta di Saigon nel 1975, ripara negli Stati Uniti e, all’insaputa dell’amico e fratello di sangue Bon e del generale capo della Polizia nazionale sudvietnamita, invia i suoi rapporti a Man, suo addestratore tra le fila dei Vietcong. Trascorsi gli anni americani nella condizione di estraneità e invisibilità propria di un rifugiato e di una spia comunista, agli inizi degli anni Ottanta, con in tasca il passaporto di un certo Vo Danh, il capitano sbarca a Parigi in compagnia dell’inseparabile Bon. La Francia, il paese della lunga dominazione coloniale in Indocina, ha concesso loro l’agognato diritto d’asilo. È l’occasione per entrambi di lasciarsi alle spalle le dolorose ferite del passato. Un’occasione da coltivare attraverso la più pura delle attività capitalistiche, offerta dal Boss vietnamita trasferitosi nel frattempo dal campo di Palau Galang a Parigi: lo spaccio e il commercio di droga.

Per Bon rappresenta la possibilità di smettere d’essere un ospite sgradito mentre per il protagonista del romanzo, che ha trascorso buona parte della sua vita a credere in qualcosa, ma nel cui cuore non c’era che il nulla, semplicemente si tratta un’altra possibilità data al nulla. Un nulla, questa volta, che rende Parigi una città dal fascino torbido, e che fa degli intellettuali engagés della sinistra francese frequentati a casa della «zia» vietnamita - cui Man l’ha indirizzato - nient’altro che una fedele clientela delle sostanze spacciate dal Boss. Un nulla che rende però arduo realizzare il compito, il sogno che alberga da sempre nell’animo del simpatizzante: la riconciliazione tra i fratelli di sangue di un tempo, Bon e Man, che la Storia, con le sue crudeltà e le sue cieche passioni e speranze, ha collocato su fronti opposti.

Con la forza di una scrittura ammaliante e di una trama serrata, in cui party con droga, prostitute e roulette russa segnano lo scorrere degli eventi, il romanzo emoziona e conquista, raccontando l’epopea di un popolo, quello vietnamita, alla ricerca delle proprie radici annichilite dalla guerra.

 

Viet Thanh Nguyen insegna English and American Studies and Ethnicity alla University of Southern California. È autore di «Race and Resistance: Literature and Politics in Asian America» (Oxford University Press, 2002), «Il simpatizzante» (Neri Pozza, 2016), Premio Pulitzer per la narrativa, «I rifugiati» (Neri Pozza, 2017).

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