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Donne veronesi illustri, otto tappe per ricordarle

La locandina dell’evento
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La locandina dell’evento

La nostra città viene spesso raccontata attraverso gli uomini illustri. Ma grazie a un nuovo progetto vengono portate alla luce anche le storie di otto donne veronesi che hanno avuto un ruolo importante per Verona. A questo si rivolge l’inedito percorso turistico «Le Signore di Verona» che, utilizzando la Web App FOODWalk, permetterà per la prima volta a cittadini e turisti di passeggiare nelle vie del centro storico percorrendo otto tappe speciali dedicate ad altrettante donne veronesi che hanno segnato la storia cittadina, dalla Verona romana ai primi del '900. Il nuovo percorso, disponibile nella settimana dell’8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, sarà presentato alla città nel convegno «Le Signore di Verona: valorizzare e divulgare la storia e i luoghi delle donne», in programma venerdì 3 marzo, alle 15 alla sala Ruffo del Museo di Storia Naturale, in Lungadige Porta Vittoria 9. L’incontro è ad ingresso libero. Vi interverranno la ricercatrice Mareva De Frenza, lo storico medievista Gian Maria Varanini, la giornalista e autrice dei profili delle otto donne Monica Rubele, la project manager del progetto Maria Grazia Cucci e l’imprenditore Michael Cortelletti. Il nuovo percorso al femminile si aggiunge agli altri contenuti della Web App gratuita FOODWalk, nata dalla collaborazione tra il gruppo Food Democracy, l'Università di Verona, la Fondazione Cueim e l’agenzia di comunicazione Pensiero visibile. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Verona. Il progetto è stato illustrato ieri dall’assessore alla Cultura e Turismo Marta Ugolini, affiancata dalla project manager del progetto Grazia Cucci e dalla giornalista Monica Rubele. «Un progetto che coniuga cultura e conoscenza della storia della nostra città», ha spiegato Ugolini. «Un’idea realizzata in collaborazione con l’Università di Verona e l’azienda Food Democracy, che ha permesso di creare una Web App che offre itinerari nuovi alla scoperta di una Verona meno conosciuta, con otto speciali tappe dedicate alla storia di altrettante straordinarie figure femminili veronesi, che invitiamo i turisti e soprattutto i cittadini a scoprire». Fra le otto donne veronesi la matrona romana che finanziò generosamente l'acquedotto, oppure Beatrice della Scala la principessa scaligera, detta Regina, figlia di Mastino II, che si mise alla testa di 1400 cavalieri in battaglia. Ancora, la diva della lirica Adelaide Melanotte che difese un patriota durante il Risorgimento e l'intellettuale del '900 Silvia Curtoni Verza che dedicò la vita all'emancipazione femminile. Coraggiose, autonome, anticonformiste: le Signore di Verona, pur appartenendo ad epoche diverse, sono accomunate dal fatto di non essere rimaste nel prevedibile recinto delle convenzioni. Tutte, nel bene e talvolta nel male, hanno osato diventare protagoniste del loro tempo. L’inedito itinerario diventerà parte integrante del Food Democracy Museum, museo digitale diffuso, nato dall’idea dell'imprenditore Michael Cortelletti. L’incontro ha lo scopo di approfondire le tematiche legate al ruolo delle donne veronesi nella storia. Pochi scritti ufficiali ci parlano di loro, inoltre le scarse fonti storiche giunte sino a noi a volte risentono dell'opinione non sempre imparziale dei cronisti dell'epoca. I relatori si confronteranno anche sul modo in cui le donne sono state raccontate dagli uomini. Al termine del convegno i partecipanti potranno sperimentare una breve passeggiata guidata alla scoperta di alcune tappe dell'itinerario. «L’idea di partenza», ha dichiarato Cucci, «è stata quella di pensare ad un itinerario turistico che avesse come fil rouge le figure femminili che si sono distinte per il loro impegno civico e sociale, oltre che culturale. Donne che sono ancora oggi moderne perché portatrici di valori attuali, quindi di ispirazione». “« stato appassionante svolgere questa ricerca tutta al femminile di donne coraggiose e pioniere del loro tempo», ha sottolineato Rubele. «Ho voluto inserire anche due protagoniste del periodo scaligero, che sono Samaritana da Polenta e Regina della Scala, donne forti e interessanti, ingiustamente poco conosciute». Le curatrici del progetto hanno inoltre ringraziato la professoressa Maria Luisa Ferrari dell'Università di Verona per il supporto scientifico nella selezione delle fonti della ricerca.•.

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