A Verona c’è una nuova libreria. Indipendente e specializzata: è la «Libreria del Giallo» di Via San Vitale, dedicata a polizieschi, noir, thriller, a quel genere che tanto si è diffuso nel Novecento e che appassiona sempre più lettori. Per ora sugli scaffali si contano circa 1000 titoli, di 120 autori diversi, da Carlotto a Lansdale, che sono «i più venduti», afferma il titolare Romano Dal Colle, deciso a riempire anche l’ultima parete dei suoi 30 metri quadrati.
Tra i nomi, però, non compaiono Simenon né Christie. Perché? «Non tengo i classici, ce ne sono troppi e lo spazio è piccolo. Ho dovuto fare delle scelte» spiega. La scelta, in particolare, è quella di tenere la serie completa di uno stesso autore, quindi tutte le vicende di un investigatore o protagonista che sia. «Io ho la passione della lettura da sempre, soprattutto dei gialli, e le librerie di Verona non soddisfacevano le mie esigenze» racconta Dal Colle. «Allora ho deciso di occuparmene io: mentre nelle librerie trovi l’ultimo libro e qualcuno dei vecchi, qua se ti viene all’orecchio un nome, per esempio Colin Dexter, parti dal primo scritto nel ’75 fino ad arrivare a quello scritto nel 2015. Puoi seguire l’analisi del protagonista nel corso degli anni».
Altro dettaglio caratteristico della nuova libreria è il metodo di catalogazione. Ogni autore è identificato da una bandierina, che si riferisce alla regione geografica di provenienza o all’ambientazione della storia. «Ho puntato molto sugli autori esotici e sui libri ambientati in posti strani, dalla Lapponia alla Patagonia al Botswana» afferma il titolare. «Perché leggere questi libri è un po’ come viaggiare. Entri nell’ambito quotidiano delle persone e alla fine la storia poliziesca è un pretesto per scoprire altre culture, altri modi di vivere».
Forse potrà sembrare un’operazione ardita, visto che mentre le vendite di libri sono in crescita, il futuro delle librerie grandi e piccole è messo in crisi dall’e-commerce, che ormai vale il 45% del mercato secondo gli ultimi dati dell’Associazione Italiana Editori. Eppure Dal Colle è fiducioso. «Secondo me è vincente l’idea di specializzarsi in un settore, perché si è concentrati su una linea e ci si tiene aggiornati. Ci si confronta con i lettori e si avvia uno scambio con loro. Io è proprio questo che vorrei riuscire a fare, infatti ho un piccolo spazio bar e - conclude - tengo aperto fino alle 23».