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Dagli Uffizi a Mantova la Pietà di Fra Semplice da Verona

Il dipinto è esposto da oggi nella cappellina dell’Appartamento Ducale, lungo il percorso di visita di Corte Vecchia. Autore dell’opera è Fra Semplice da Verona, a Mantova tra il 1621 e il 1622 e poi dal 1642 fino al termine della sua attività intorno agli anni Cinquanta.
“Pietà con san Giovanni Battista e santa Caterina d’Alessandria”, risalente al 1621, di Fra Semplice da Verona
“Pietà con san Giovanni Battista e santa Caterina d’Alessandria”, risalente al 1621, di Fra Semplice da Verona
A Mantova la Pietà di Fra Semplice di Vr

Da Firenze a Mantova, passando per Verona: dalla Galleria degli Uffizi arriva al Palazzo Ducale di Mantova, in prestito per cinque anni, una tela del Seicento di committenza gonzaghesca. Si tratta della “Pietà con san Giovanni Battista e santa Caterina d’Alessandria” risalente al 1621 quando a governare il ducato erano Ferdinando Gonzaga e sua moglie Caterina de’ Medici.

Il dipinto è esposto da oggi nella cappellina dell’Appartamento Ducale, lungo il percorso di visita di Corte Vecchia. Autore dell’opera è Fra Semplice da Verona, a Mantova tra il 1621 e il 1622 e poi dal 1642 fino al termine della sua attività intorno agli anni Cinquanta.

Il progetto Uffizi Diffusi

Il prestito è nell’ambito del progetto Uffizi Diffusi, un’iniziativa che mira a fare uscire dai depositi degli Uffizi una serie di opere per riportarle nei luoghi d’origine.

«Siamo molto felici di questo prestito di durata quinquennale - dice il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso - perché ci consente di integrare con un ulteriore prezioso tassello la sezione seicentesca delle collezioni del museo. Un sentito ringraziamento va al nuovo direttore degli Uffizi Simone Verde che ha acconsentito al prestito e al suo predecessore Eike Schmidt con il quale avevamo impostato e portato avanti il progetto».

L’autore dell’opera

Fra Semplice da Verona era un frate cappuccino, già pittore di corte di Ranuccio Farnese duca di Parma e Piacenza. Entrò al servizio di Ferdinando Gonzaga nel 1621 e si trattenne a Mantova fino all’anno successivo, quando fu allontanato con l’accusa di avere allacciato una relazione sentimentale - del tutto sconveniente per un frate - con una damigella di corte di nome Bianca. La “Pietà” fu realizzata per la moglie del duca Ferdinando, Caterina de’ Medici, e la sua committenza è richiamata dalla presenza nel dipinto di santa Caterina d’Alessandria.

L’impronta di Fetti

Nella tela - cm 187 x 187 senza cornice, 215 x 215 con cornice - si riscontra l’influsso della forte impronta artistica di Domenico Fetti, all’epoca pittore di corte dei Gonzaga, del quale Fra Semplice recepì le suggestioni della pennellata fluente e luminosa. In seguito la “Pietà” prese la via di Firenze, come dono diplomatico alla corte dei Medici da parte dei duchi di Mantova o della stessa Caterina.

Dopodiché il frate pittore riparò a Genova per poi fare rotta su Roma, dove si introdusse ai favori del mecenate cardinale Montalto con una lettera di Ferdinando Gonzaga in cui il duca citava il “buon servizio” che l’artista aveva reso in Mantova. Alcuni anni più tardi Fra Semplice si spostò in Veneto, passando quindi per Parma e rientrando in Veneto dove si fermò fino al 1642, anno in cui tornò a Mantova su richiesta di Maria Gonzaga, figlia di Francesco IV e reggente del ducato. Nato nel 1589, il frate pittore cappuccino morì nel 1654.

Opere seicentesche

La sua “Pietà” integra l’allestimento dell’Appartamento Ducale, recentemente rinnovato, dove sono esposte numerose opere seicentesche. Finora il percorso di visita non ospitava nessun dipinto di Fra Semplice. È un’occasione per conoscere questo artista, che forse partecipò alla decorazione della Villa Favorita.

A Sant’Anselmo la reggia resta aperta

La visita a Palazzo Ducale di Mantova per ammirare la “Pietà” di Fra Semplice da Verona è facilitata dall’apertura straordinaria lunedì 18 marzo - festa di Sant’Anselmo patrono di Mantova - dalle 8.50 fino alle 19.15, con ultimo ingresso alle 18.20.

Lunedì sarà inoltre attivo il servizio di visite guidate con partenze alle 11.10 e 15.10 al costo di 7 euro a persona: prenotazioni al call center tel. 041 2411897 o sul web ducalemantova.org.

Tornerà anche la visita tematica “Sulle tracce di Isabella d’Este” a cura del personale di Palazzo Ducale: le partenze sono alle 9.30, 11.30, 14.30 e 16.30, gratuite con biglietto del Museo dai 5 euro in su, con prenotazioni obbligatorie al n. tel. infopoint 0376 352100.

Il percorso dedicato alla marchesa di Mantova, raffinata collezionista e colta mecenate d’arte, vuole approfondire i tratti di una delle donne più autorevoli del suo tempo. Isabella visse tra le mura di Palazzo Ducale e, nonostante i secoli passati e le numerose vicissitudini storiche, molti luoghi del grande complesso gonzaghesco recano ancora le tracce lasciate dalla sua forte personalità.

Gilberto Scuderi

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