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Concorso nazionale

Street theatre, online il bando della seconda edizione del premio «Dante di Shakespeare»

La prima edizione era stata vinta dalla compagnia veronese Casa Shakespeare
La locandina del premio «Dante di Shakespeare»
La locandina del premio «Dante di Shakespeare»
La locandina del premio «Dante di Shakespeare»
La locandina del premio «Dante di Shakespeare»

La prima edizione era stata vinta nel 2022 dai giovani della veronese Casa Shakespeare. E ora il Premio biennale «Dante di Shakespeare» lancia il bando della seconda edizione della gara nazionale di street theatre.

È infatti online il nuovo bando del premio, basato sull’omonima trilogia di Monaldi & Sorti edita da Solferino, patrocinato dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Einaudi, e trasmesso da Rai Cultura sui suoi canali web. Il bando si trova all'indirizzo https: https://linktr.ee/premiodantedishakespeare2024

Questa seconda edizione si basa sul terzo volume della trilogia, «Dante di Shakespeare III», che verrà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino domenica 12 maggio, con un reading di Giuseppe Pambieri e della figlia Micol. 

Quest'anno il premio «Dante di Shakespeare» è stato "adottato" anche dal Ginesio Fest, presieduto da Remo Girone e diretto da Leonardo Lidi, coordinatore della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino. Insieme al Ginesio Fest, anche il Comune di San Ginesio (Macerata) e la Fondazione Marche Cultura, che con un contributo del Ministero degli Esteri e la partecipazione estesa anche agli Istituti Italiani di Cultura all'estero daranno vita alla seconda edizione.

 

Il terzo volume ha portato all'attenzione molte novità storiche illustrate nelle corpose appendici. Monaldi & Sorti hanno riscoperto antichi documenti che testimoniano il soggiorno e i contatti di Dante e del figlio Jacopo con i cistercensi dell’abbazia di Chiaravalle (Macerata), nei pressi di San Ginesio. Inizialmente erano due pergamene, ma poi, a libro pubblicato, ne hanno trovata una terza e poi una quarta. E da poco anche una quinta. «È la punta dell’iceberg», dichiarano gli autori, «c’è materia per riscrivere non solo la biografia di Dante ma anche la genesi della Divina Commedia secondo le intuizioni di alcuni grandi studiosi di Oxford e Cambridge, alle quali le nostre scoperte forniscono i sostegni archivistici finora mancanti». Il volume è anche protagonista della rassegna di reading teatrali «Shakespeare racconta Dante» a Milano, in occasione dei 460 anni dalla nascita di Shakespeare.

 

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