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Fino al 31 marzo

Bruno Munari, una monografica per il primo anno di Eataly Art House

di Lorenza Costantino
Munari a Eataly Art House
Munari a Eataly Art House
Munari a Eataly Art House

A proposito dell’arte contemporanea, commentava: «Quando qualcuno dice: “questo lo so fare anch’io”, vuol dire che al massimo lo sa rifare; altrimenti lo avrebbe fatto per primo».

Verona ospita, nella Eataly Art House (Earth) in via Santa Teresa 12, la mostra gratuita su Bruno Munari (1907-1998): l’artista, designer, grafico e scrittore milanese che, con la sua geniale impronta creativa e la sua capacità di innovazione, attraversò e segnò l’intero Novecento. L’esposizione «Bruno Munari – La leggerezza dell’arte», curata da Alberto Salvadori e Luca Zaffarano, inaugurata da pochi giorni, resterà aperta fino al 31 marzo 2023.

Protagonista del boom economico post-bellico, Munari incarnò la nuova figura dell’artista-consulente aziendale, aprendo un’inedita strada di contaminazione fra l’arte pura e l’industria. Insieme ad altri intellettuali, inventò l’arte contemporanea multi-sensoriale, di cui lo spettatore diventa attivo partecipe.

Giocoso e ironico, elesse anche i bambini a suo pubblico di riferimento: per loro inventò giocattoli innovativi in collaborazione con grandi marchi (Pirelli, Castelletti, Danese) e varò i primi laboratori didattici in collaborazione con importanti istituzioni culturali, a cominciare dalla Pinacoteca di Brera. Munari, da padre, credeva nell’auto-apprendimento, nel pensiero critico e nell’inventiva che i più piccoli sanno sviluppare se lasciati liberi dai condizionamenti degli adulti: questi concetti diventarono il Metodo Munari.

«La mostra “Bruno Munari. La leggerezza dell’arte” celebra il primo anno di attività di Eataly Art House e apre la nuova stagione espositiva, con un’immersione nel mondo di un protagonista dell’arte, del design e della grafica del Novecento, il cui approccio sperimentale è una costante fonte di ispirazione in tutti gli ambiti della creatività», spiega Chiara Ventura, vice presidente di Eataly Art House.

«La scelta di dedicare un’ampia mostra monografica a una figura storica della scena culturale italiana nasce dal desiderio di offrire un percorso di avvicinamento al metodo progettuale di Munari, basato sul principio del “fare per capire”. Un principio che diventa esperienza di vita nel senso più ampio possibile, nella consapevolezza che “tutto diventa facile quando si conosce il modo di procedere per giungere alla soluzione di qualche problema, e i problemi che si presentano nella vita sono infiniti».
«Munari», aggiunge, «ha “giocato” in modo serio con i temi che hanno segnato il dibattito artistico e culturale del Novecento, si è confrontato con una molteplicità di discipline, di mezzi tecnici ed espressivi, è stato un precursore e un innovatore. La sua opera è rivolta a tutti, adulti e bambini; incoraggia l’osservazione, lo stupore, la fantasia, l’invenzione».

Il percorso espositivo nell’Art House di Eataly è organizzato in sezioni tematiche dedicate ad alcuni ambiti di indagine che hanno caratterizzato il lavoro di Bruno Munari sin dalle primissime opere: lo studio del dinamismo di una forma di matrice futurista; l’equilibrio tra regola e caso di ispirazione dadaista; la percezione ambigua di forme e colori sperimentata in vari contesti; l’ideazione di una forma scultorea economica e trasportabile; la produzione ibrida, tra arte e design, di oggetti a funzione estetica; il lavoro fondamentale nell’editoria e nella grafica.

 Durante il periodo di apertura verranno proposti, alle scuole dell’infanzia e primaria, diversi laboratori educativi dedicati al pensiero progettuale creativo dell’artista, sintetizzato nel celebre Metodo Munari, curati dall’Associazione Bruno Munari e progettati da Silvana Sperati.

Orari mostre: mercoledì – domenica, 12 – 20.

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