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Mostra web sulla “necropoli di Italia ’90”

Gli scavi nella zona di Porta Palio: cominciarono nel dicembre 1989
Gli scavi nella zona di Porta Palio: cominciarono nel dicembre 1989
Gli scavi nella zona di Porta Palio: cominciarono nel dicembre 1989
Gli scavi nella zona di Porta Palio: cominciarono nel dicembre 1989

Furono “notti” magiche per il calcio e “giornate” magiche per la cultura. Ricorre in questi giorni il trentennale del ritrovamento, durante i lavori per costruire i sottopassi per i Mondiali di calcio di Italia ‘90, delle prime sepolture della necropoli romana di Porta Palio. Era il 20 dicembre 1989 quando gli archeologi cominciarono a trovare i primi reperti. È una ricorrenza che il soprintendente Vincenzo Tiné, e l’assessore ai Rapporti Unesco Francesca Toffali, celebrano con una mostra. Il progetto è frutto della collaborazione tra il Comune e la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza. La mostra era stata programmata a Porta Palio per questo dicembre. A causa delle restrizioni dovute alla pandemia l’apertura al pubblico della mostra è stata rimandata alla primavera del 2021, in data da definirsi appena possibile. Per onorare comunque il trentennale, il Comune e la Soprintendenza hanno pubblicato nei loro siti web istituzionali e in quello di “Verona città murata” - www.veronacittamurata.it - un videotrailer sui contenuti dell’esposizione. «Questi grandi cimiteri popolari veronesi, come la necropoli di Porta Palio, hanno significativamente incrementato le conoscenze scientifiche sui rituali di sepoltura di età romana, riservando anche sorprese», dice una nota del Comune. «Tra queste le modalità anomale di sepoltura per persone giovani morte in modo improvviso o violento e alcuni corredi che fanno intravedere l’orgoglio dei defunti di appartenere a genealogie risalenti ai Veneti antichi». Hanno curato la mostra per la Soprintendenza Brunella Bruno e Giulia Pelucchini, per il Comune Ettore Napione, responsabile dell’ufficio Unesco; per l’Università di Pavia Francesca Picchio, coordinatrice scientifica del laboratorio DAda LAB che, con Francesca Galasso, ha elaborato i disegni, i modelli tridimensionali e le ricostruzioni digitali. La mostra del 2021 si svolgerà in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso di Porta Palio. Quei lavori - allora sindaco Gabriele Sboarina - coincisero con la scoperta di un lungo tratto della via Postumia antica, proveniente dall’arco dei Gavi, cioè l’attuale corso Cavour. La strada romana era qui associata a una grande necropoli, databile tra il I e il III secolo d.C., e riservata per lo più ai ceti popolari. Quegli scavi ebbero come protagonisti il direttore di Verona della Soprintendenza archeologica del Veneto Giuliana Cavalieri Manasse e l’archeologo inglese Peter J. Hudson per la cooperativa Multiart. Vicino a Porta Palio emersero 536 sepolture. Nella Spianà, tra via Prima traversa Spianà e via Albere, 807 tombe. Tra il 2008 e il 2009 altre 104. Il video è scaricabile al link https://we.tl/t-TowJzNcmdP. •

Enrico Giardini

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