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«Do voce a due donne innamorate»

FESTIVAL ARENIANO. TORNA STASERA DA PROTAGONISTA IN «AIDA» ED È STATA LIÙ IN «TURANDOT»


Il soprano Hui He: Sono fiera di essere cinese ma amo molto Verona per ciò che mi ha dato
Hui He nel ruolo di Aida. Il soprano cinese da qualche anno vive a Verona  FOTO BRENZONI
Hui He nel ruolo di Aida. Il soprano cinese da qualche anno vive a Verona FOTO BRENZONI
Hui He nel ruolo di Aida. Il soprano cinese da qualche anno vive a Verona  FOTO BRENZONI
Hui He nel ruolo di Aida. Il soprano cinese da qualche anno vive a Verona FOTO BRENZONI

Hui He è ormai un'interprete stabile delle stagioni areniane e Verona, da qualche anno, è diventata la sua residenza definitiva. Il soprano cinese torna stasera da protagonista (alle 21.15) della decima recita di Aida (nello storico allestimento del 1913) dopo aver sostenuto il ruolo di Liù in Turandot.
Negli ultimi tempi cosa ha aggiunto al suo repertorio?
Ho debuttato recentemente il ruolo di Maddalena di Coigny in "Andrea Chénier" al Teatro Carlo Felice di Genova e ora sto preparando il ruolo di Arianna a Naxo di Richard Strauss che interpreterò a novembre al Teatro Nazionale di Atene. Ho anche preparato il ruolo di Luisa Miller che avrei dovuto interpretare il prossimo anno al Teatro Regio di Torino ma vi dovrò rinunciare perché in quel periodo debutterò nel prestigioso Metropolitan di New York.
Sente più vicina a lei Aida o Liù?
Sono entrambe donne innamorate, che portano all'estremo sacrificio il loro ideale. L'idea di amore è l'essenza delle due opere, tutto è costruito attorno ad essa. Sono donne appassionate che vivono intensamente la loro storia, pur nelle differenziazioni drammaturgiche, e che difendono strenuamente il loro sentimento, consapevoli che la dolcezza, la sincerità e la bellezza interiore vincano sempre
Le piacciono i ruoli molto drammatici o preferisce quelli lirici?
Aida è un personaggio drammatico per lo svolgersi della vicenda, ma sostanzialmente lirico per la parte vocale. È una parte che amo, perfettamente adatto alla mia vocalità.
E di "Turandot", cosa ci dice?
Questa, in Arena, è una Turandot bellissima e affascinan-
te. Ogni volta mi coinvolge con grande emotività; mi immergo sempre nel personaggio
in modo totale grazie anche allo stimolo musicale e alla
bravura del maestro Daniel Oren.
Quali sono i suoi programmi futuri?
Il prossimo anno farò due importanti debutti negli USA, in primavera al Metropolitan di New York con Aida e in autunno all'Opera di San Francisco con Madama Butterfly. Nel 2011 debutterò al Covent Garden di Londra con Amelia in Un ballo in maschera e nel 2012 al Lyric Opera di Chicago sempre con Aida. Oltre a questo, ritornerò come sempre nei teatri che frequento con regolarità, Vienna, Monaco, Berlino e, spero, all'Arena di Verona.
Le piacerebbe interpretare, del repertorio verdiano, Leonora del "Trovatore"?
Sarebbe un sogno. È una parte che amo e che già in buona parte conosco. La canto sempre con due arie nei miei concerti e una di queste l'ho anche registrata nel mio primo cd. Spero che qualche teatro me la faccia debuttare.
Le piace esere definita "il soprano cino-veronese"?
Moltissimo. Sono orgogliosamente cinese, ma amo moltissimo Verona per tutto quello che mi ha dato. Ora ci abito e qui ho i miei amici più cari. Ritornare in questa città, dopo ogni viaggio, è una gioia immensa.

Gianni Villani

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