Licisco Magagnato è entrato anche in uno dei più intensi e incisivi romanzi sulla Resistenza, I piccoli maestri, dello scrittore vicentino Luigi Meneghello, pubblicato nel 1964 e riscritto nel 1976.
È lui, infatti, il partigiano Franco di cui Meneghello ci dà uno splendido ritratto. Parlando delle varie figure di partigiani in azione nel Vicentino, scrive l’autore:
«Non c’era il più bravo di tutti, Franco, perché aveva una gamba offesa, e stentava a camminare anche in città; era così bravo che ci sarebbe convenuto portarcelo su con la barella, e portarcelo dietro nelle nostre eventuali azioni, in modo che le potesse vedere e spiegarcene il senso, e magari anche dipingerle, perché dipingeva; paesaggi cittadini, con tubi rossastri e ritratti in verde. Ad ogni modo la cosa non era praticabile, anche perché c’era quest’altra difficoltà che quanto Franco era intransigente e severo nell’impostazione delle cose, tanto era mite quando si trattava di fare del male a persone in carne ed ossa; e quindi è praticamente certo che, dovendo venire agli spari concreti, avrebbe cercato dalla sua barella di dissuaderci dallo sparare o almeno dal mirare; E chi lo sa se non sarebbe arrivato addirittura agli spintoncini per farci fallire i colpi».