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In mostra fino al 21 aprile

Agata Sand, oro e sabbia vulcanica le valgono il premio «Una porta sul cielo»

Artista veronese d'adozione ha vinto il primo posto in un concorso del comune di Cesena: 68 opere in mostra fino al 21 aprile
La mostra con l'opera di Agata Sand vincitrice del concorso
La mostra con l'opera di Agata Sand vincitrice del concorso
La mostra con l'opera di Agata Sand vincitrice del concorso
La mostra con l'opera di Agata Sand vincitrice del concorso

L'artista veronese d'adozione Agata Sand, ingegnere, docente in un istituto in città, ha vinto il primo posto in assoluto al concorso “Una porta sul cielo”, premio nazionale tematico per artiste visuali, presentato all’interno del progetto “Tra maschile e femminile”, proposto dal Comune di Cesena e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle politiche di promozione delle pari opportunità.

Sessantotto le artiste da tutt’Italia le cui opere saranno in mostra fino al 21 aprile nella chiesa di Sant’Agostino, per raccontare le questioni di genere con lo sguardo delle donne. Le tre opere classificate ai primi tre posti saranno inoltre al centro di una delle Mostre Premio “… E al di là il mondo”, dedicate vincitrici, una personale che aprirà i battenti a Cesena a metà giugno nello spazio Officina dell’Arte.

«Sono onorata di ricevere questo premio da parte del comune di Cesena, – commenta l'artista -, e di trattare un tema così attuale e complesso come la disparità di genere . Ho trovato difficoltà nel ricercare un medium, un mezzo che potesse esprimere al meglio questa tematica. Alla fine la scelta è ricaduta sul materiale che conosco maggiormente, la cenere vulcanica. I due pannelli dell’opera intitolata “Percorsi” sono allegoria di un viaggio aspro e difficile attraverso inquietudini, lacerazioni e tragedie esistenziali. Questo sentimento di dolore e delusione viene reso attraverso l’utilizzo di alcune lamine color oro sparse lungo il percorso che agiscono come le coperte isotermiche abbandonate dai migranti al loro arrivo: dovrebbero fornire calore e protezione dopo il lungo e faticoso viaggio per mare, ma vengono invece presto deformate e aggredite dalla realtà: una terra ingenerosa che non offre spazi a nuovi inizi e possibilità».

La premiazione del concorso
La premiazione del concorso

E prosegue: «Quello che doveva essere un miraggio di salvezza si è presto trasformato in una trappola, soprattutto per le donne, che sono diventate vittime della disuguaglianza di genere e della discriminazione razziale e che si vedono negare anche la possibilità di esercitare concretamente i propri diritti economici, giuridici, politici, culturali e sociali. Ne è un esempio, la violenza contro le donne che continua a colpire le vittime della tratta di esseri umani e, più in generale, le prostitute straniere. Questa strada, per quanto difficile sia, viene comunque trafitta nell’opera da un raggio di luce che diventa metafora della fede e della retta via, una speranza per un futuro migliore, una porta verso il cielo e catarsi dei traumi dell’umana esistenza.»

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